Osservate attentamente questo meraviglioso acquerello di Adriana Assini intitolato Signora in blu: la pittrice ha sapientemente rielaborato Chagall e Klimt.
Analizzando la struttura dell’immagine e la distribuzione degli spazi, scopriamo non solo che le linee del disegno formano una croce data dall’orizzontalità della posizione della donna e dalla verticalità delle case dal tetto appuntito che danno un senso spirituale al quadro, ma anche che non c’è un solo lembo bianco. La donna non aleggia nel cielo al di sopra della città, ma vi è immersa dentro.
Tutto è coperto dal colore blu, in alto a sinistra echi di Klimt (l’uso dell’oro, ma anche la posizione allungata della donna ricorda quella delle donne-sirene del grande pittore austriaco, per esempio, Bisce d’acqua II, 1904-1907).
Nel suo Prometeo, Skrjabin tenta un’unificazione associando la musica ad una delle arti di “accompagnamento”, al “gioco cromatico” che ha una funzione secondaria. La sinfonia cromatica del Prometeo si fonda sul principio della corrispondenza dei suoni e dei colori ed è così che il blu vivo è associato al fa diesis. Il colore è inseparabile dalla musica: l’effetto di armonia, calma e pace, non violenza, non aggressività, è inequivocabile.
Infine, il blu fa sognare (pensiamo ai poeti romantici, al fiore blu di Novalis, al blues): un sogno malinconico.
Fausta Genziana Le Piane
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