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 STORIA DI CARLOTTA DOMINGOS IN MOZAMBICO

Carlota Domingos ha già sperimentato più di quanto la sua giovane età potrebbe suggerire. A soli sedici anni Carlota era già sposata. Ha abbandonato la scuola, partorito un figlio e subito dopo ha divorziato. Il tutto nel corso di un anno.
La storia di Carlota non è insolita. In Mozambico la metà delle ragazze si sposa prima dei 18 anni e il paese ha il più alto tasso di matrimoni precoci e forzati. Si trova infatti al 10 ° posto nella lista mondiale dei paesi in cui persiste questa pratica, con conseguenze devastanti sul benessere e le prospettive future dei bambini.
La storia di Carlota, e quella di migliaia di altre ragazze ci hanno spinto a realizzare Girls Not Brides in Mozambico, una collaborazione della società civile impegnata a porre fine ai matrimoni precoci e sostenere le ragazze sposate nel paese. Fortunatamente il cambiamento è in corso. Il matrimonio precoce è diventata una questione di importanza globale negli ultimi anni, e lo slancio è cresciuto anche in Mozambico.
L’UNICEF e la signora Graça Machel hanno lanciato una campagna nazionale di contrasto al matrimonio minorile, e le statistiche hanno mostrato che la pratica è in declino: nel 2008, il 52% delle ragazze si erano sposate prima dell’età di 18 anni, nel 2011 questa cifra era scesa al 48%. Poi la comunità è cresciuta fino a comprendere gli effetti del matrimonio precoce e il suo grave impatto sociale. I leader tradizionali e religiosi hanno preso a cuore il problema per liberare i loro villaggi dai matrimoni precoci, mobilitando le famiglie, gli insegnanti e gli studenti. L’azione più promettente è la recente adozione, da parte del Mozambico, di una strategia nazionale, un ambizioso piano fronte-the-board per prevenire ed eliminare i matrimoni tra bambini entro il 2019. L’iniziativa del Ministero della Parità di genere, infanzia e affari sociali, è una strategia elaborata dopo mesi di collaborazione, condivisa tra più ministeri, agenzie internazionali, donatori, e organizzazioni della società civile.
Sono otto i pilastri della strategia: l’istruzione, le campagne di sensibilizzazione, l’accesso alla pianificazione familiare, i servizi per la salute sessuale e riproduttiva, le leggi, le politiche di miglioramento, così come la ricerca e il monitoraggio. L’intento è di porre una solida base per portare avanti il ​​cambiamento su scala più ampia, in collaborazione con una serie di partner. Tuttavia si è consapevoli che nessun vero cambiamento arriva da un solo pezzo di carta, e nei prossimi mesi si determinerà il destino della strategia nazionale. Dai risultati si evincerà se il documento sarà rimasto a prendere polvere su uno scaffale, oppure se avrà dato inizio alla trasformazione della vita delle ragazze in tutto il paese. Sarà fondamentale per il successo un forte coordinamento di tutti i soggetti interessati, dai ministeri alla società e le comunità civili.
Un aspetto basilare del progetto è la mappatura per capire “chi sta già facendo che cosa”, e quale sia il ruolo di ogni soggetto nell’attuazione della strategia.
Crediamo che il governo sia ben disposto a guidare questo laborioso percorso. Ha dimostrato grande leadership finora e deve continuare a farlo, in quanto solo una forte volontà politica è in grado di garantire che tutti i ministeri, e il governo a tutti i livelli, faranno la loro parte per porre fine ai matrimoni precoci.
Niente di tutto questo può accadere, però, senza un piano d’azione finanziato. Il che significa l’assegnazione dei fondi necessari a carico del bilancio per la strategia nazionale, nonché l’assicurazione che le organizzazioni della società civile abbiano accesso ai finanziamenti di cui hanno bisogno per svolgere il loro lavoro.
I donatori e le agenzie internazionali possono fornire un sostegno finanziario e tecnico, per esempio nell’ambito della UNFPA – UNICEF Programma mondiale per l’azione di accelerazione End Child Marriage, che sarà implementato in Mozambico negli anni a venire. Infine, i nostri sforzi potranno essere ottimizzati solamente coinvolgendo le ragazze, i giovani e le comunità, le cui vite sono il cuore della strategia nazionale e sono direttamente colpite dai matrimoni precoci. Anche loro, devono avere possibilità di esprimersi e suggerire le modalità in cui implementare e misurare il successo.
L’adozione della strategia contro il matrimoni precoci è motivo di orgoglio nazionale, e dovrebbe ispirare i nostri vicini africani a fare lo stesso percorso. Sappiamo fin troppo bene che questo è l’inizio di un lungo viaggio. Il Mozambico ha oggi una delle più ambiziose strategie per porre fine ai matrimoni infantili nella regione. E se lavoriamo insieme, il piano si avvererà.

(testo originale in inglese) Mozambique’s national strategy on child marriage: a ray of …

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