il sito di Pino Scaccia
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La torre di Babele è, insieme, un progetto e un luogo fisico. Il progetto è quello di ospitare tutte le lingue del mondo, tutte le idee, dare voce a chiunque, cosi’ da arrivare per paradosso a una parola ‘unica’, insomma a capirsi. Di parole, girando per i problemi del mondo, ne sento sempre tante, cerco di sentirle tutte: se c’è un pò di confusione, è solo apparente. Perchè un coro così vario può essere invece un grande strumento per raggiungere quella verità da tutti invocata ma così varia complicata contorta difficile da conquistare. Nei miei (numerosi) spazi virtuali non dirò verità perchè sostengo da tempo, per esperienza da cronista, che la verità assoluta non esiste. Esistono i fatti, ma sui fatti ognuno ha la propria verità, ed e’ già fortunato ad averla. Il luogo fisico è la torre vera, così come l’ho conosciuta a Samarra, in Iraq. Lì la chiamano “malwiya”, la spirale, splendida metafora architettonica dove è faticosissimo, sul serio, arrampicarsi in vetta superando passaggi tortuosi. Dunque, la torre di Babele mi sembrava che potesse rappresentare il senso di questo sito e anche del blog (e del libro). Un punto fermo, dedicato principalmente alle mie esperienze (forti) in tante terre insanguinate dall’odio e dall’intolleranza. Un diario in continuo movimento dove anche le verità, appunto, spesso si sovrappongono, si sostituiscono, si smentiscono, si alterano. Sono sempre in molti a parlare, spesso lingue diverse. La mia grande speranza, che voglio condividere, è che alla fine si arriva finalmente a una lingua universale. Cioè capirsi.

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