“Prendi l’abitudine di limitarti solamente a quei pensieri che -se qualcuno improvvisamente ti dovesse chiedere:”A che cosa stai pensando in questo momento?”- ti permettano di rispondere, senza equivoci ed esortazioni:”A questo”, “A quello”…”(1)
La trasparenza come abitudine mentale da acquisire pazientemente giorno per giorno non può che produrre benefici effetti nel comportamento e nelle relazioni con gli altri. Chi persegue un obiettivo personale di trasparenza riscuote fiducia e difficilmente delude il prossimo. Ma -come Marco Aurelio dice a se stesso- la trasparenza risiede prima di tutto nel pensiero.
E’ una disciplina interiore.
Marco Aurelio (Roma 121 – Vienna 180), imperatore romano, seguace della filosofia stoica, ai cui principi si ispira anche nella sua raccolta di pensieri redatti in greco e successivamente suddivisi in dodici libri per la pubblicazione postuma. Riscuote molti consensi tra i cultori di classicità, ivi compresi i due traduttori, Scott e David Hicks, perché Marco Aurelio incarna l’ideale dell’uomo d’azione che “utilizza” la filosofia non in chiave erudita e speculativa, ma piuttosto come ispirazione a bene operare. Quest’opera non era stata composta per essere pubblicata. E’ piuttosto un diario, scritto tra l’altro in un momento non propriamente tranquillo, durante la campagna contro i Germani, sulle rive del Danubio.
(1) Tradotto da Marco Aurelio, Libro Terzo, 4, dal libro “Marcus Aurelius, the Emperor’s Handbook”, translation by: C. Scott and David Hicks, ed. Scribner, New York, 2002
Traduzione, commento e scheda biografica di Antonia Chimenti
Toronto, 21 Gennaio 2006
Commenti