Le vincitrici del premio “Più voci contro la violenza alle donne” sono Elena Fusilli e Donatella Di Nisio. Ecco il testo scelto dalla giuria.

di Elena Fusilli & Donatella Di Nisio

Classe 3 a B
“I.T.C. E. Alessandrini”

La violenza sulle donne è sbagliata! Non perché la si fa sulle donne, ma perché è la violenza stessa ad essere sbagliata. Non è forse ingiusto fare della violenza ad un bambino: maschio o femmina che sia? È da qui che parte la nostra denuncia. La denuncia contro un mondo che non vuol vedere lo schifo che ci circonda, che non vuol capire che stiamo perdendo quei valori che stanno alla base dell’umanità e della civiltà. È forse così complicato comprendere che la violenza è sbagliata? Siamo solo delle ragazzine eppure ci sembra un concetto talmente elementare che guardandoci intorno ci fa rabbia notare come i cosiddetti adulti non riescano proprio ad afferrare l’idea.
La violenza è un atto che non ha nessuna scusante. Poiché un solo istante d’ira, di gelosia, di irrazionalità distrugge per sempre l’aspetto più umano di un individuo.
Avete idea di cosa si prova nel ricevere una violenza? Non bisogna andare tanto lontano con la mente pensando immediatamente a stupri o a sevizie. È sufficiente pensare ad un semplice schiaffo. Uno schiaffo non lede irrimediabilmente il corpo, anzi a volte neanche si sente, ma distrugge la dignità delle persone, se non ti uccide, ti prende il cuore e ti spezza l’anima! Credete sia un’esagerazione? Allora siete folli e stupidamente ignoranti.
Qualcuno di voi potrebbe pensare che in fondo a volte la violenza è giustificabile. Siamo uomini e in noi esiste una parte predisposta alla violenza, “Gli uomini non sono né angeli, né bestie, ma angeli e bestie!”Þ. Dunque è comprensibile se a volte l’istinto prevale sulla ra gione.
E noi invece vi rispondiamo con un secco NO! Proprio perché siamo uomini dobbiamo far sì che la ragione prevalga sull’istinto. Una persona che non è in grado di fare ciò è inferiore ad una bestia. Un animale è violento per istinto, non ha scelta. Un uomo è violento per istinto, ma ha un’infinità di alternative davanti a sé. Ha un cervello, un cuore, un’anima. Sbagliare è umano, ma decidere di sbagliare è un’indescrivibile meschinità! Fermatevi un attimo a pensare… secondo voi come cresce una ragazzina solita a ricevere dei “semplici” schiaffi? Crescerà cercando di costruire intorno a sé una corazza, ma in realtà diventerà una statua pronta a crollare al minimo soffio di vento.
Stupri, sevizie, torture sono solo schiaffi moltiplicati per infinite volte poiché il concetto è praticamente lo stesso. La cosa più estenuante per queste vittime è il fatto di non potersi dare delle risposte. Molto spesso sono le persone a noi care a farci del male. Può essere un amico, uno zio, un padre. Così le vittime rimangono attonite ed incredule si domandano: PERCHÉ? Ed è qui che ha inizio il coma delle loro anime dal qual non si sveglieranno mai più!
Alla luce di tutto questo non sappiamo darci pace perché non riusciamo a comprendere il motivo per cui esistano persone capaci di tali violenze. Sono ignoranti, impulsivi, egoisti, ipocriti e traditori. Credono di poter usare il corpo degli altri a proprio piacimento per soddisfare bisogno sessuali o più semplicemente per sfogare la propria rabbia. Sono terribilmente ignoranti perché non sanno che ognuno di noi è una gemma rara e preziosa che non deve neanche essere sfiorata. Sono stupidamente impulsivi perché non sanno dominare sentimenti come la collera. Sono irrimediabilmente traditori perché non si accorgono che tradiscono l’affetto delle loro vittime.
È umiliante sapere che queste persone sono nostri simili. Si, insomma sono essere umani e ci vergogniamo di esserlo anche noi. Sarebbe molto meglio essere un animale, un albero addirittura una pietra pur di non appartenere alla stessa razza di quest’individui spregevoli. È possibile che non si rendano conto di assassinare l’anima altrui? Morire è triste, ma vivere pur essendo morti è terrificante!
VITTIMA: sostantivo femminile! Potremmo scrivere pagine intere e fare un discorso puramente femminista, ma non è questa la nostra intenzione. Con queste poche parole abbiamo voluto semplicemente tentare di far capire che la violenza è sbagliata in ogni caso. Magari molti di noi non hanno mai neanche sfiorato qualcuno, ma non basta. Bisogna fare di più. Bisogna criticare, svergognare, umiliare, schernire le persone che si permettono di compiere tali idiozie. Bisogna che diventiamo il sostegno delle vittime. Bisogna essere pronti a ricomporre i cuori andati in frantumi. Bisogna sorreggere quelle statue in pericolo di crollo. Bisogna ridar vita alle anime spente… E voi siete pronti a farlo?

Þ B. Pascal: Pensieri, Bompiani

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CONVEGNO CONTRO LA VIOLENZA, ORE 9,30 16 -12- 06
SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI PESCARA

Le vincitrici del premio organizzato in occasione del convegno intitolato “Più voci contro la violenza alle donne” , sono Elena Fusilli e Donatella Di Nisio che hanno ricevuto una dotazione di buoni per l’acquisto di libri ed i complimenti di tutti i relatori, oltre agli applausi degli intervenuti.
Il Convegno era organizzato dalla Responsabile provinciale delle Pari Opportunità, Luigia Piccaluga, che ha introdotto i lavori e presentato numerosi esponenti istituzionali e di associazioni. Gli interventi hanno approfondito il tema della recrudescenza della violenza, alimentando un interessante dibattito anche da parte di un pubblico vivace e attento.
Sono intervenuti i relatori Roberta Pellegrino e Sofia Di Pasquale del Centro antiviolenza di Pescara; Maria Rosaria La Morgia Consigliere Regionale; Maristella Lippolis Consigliera di parità a Pescara; Latifa Belkacem Rappresentante extracomunitari del comune di Pescara; Wanda Montanelli Responsabile nazionale D.P.O. Italia dei Valori. Ha concluso i lavori Gina Ciccarelli, Vice presidente del Consiglio comunale di Pescara.
Erano presenti il Coordinatore regionale dell’IdV Alfonso Mascitelli, ed il Presidente del Consiglio provinciale Filippo Pasquale che aveva indossato il “fiocco bianco”, piccolo simbolo della partecipazione maschile alle iniziative contro la violenza verso le donne.
In chiusura Elena Fusilli e Donatella di Nisio, dopo aver letto il tema scelto dalla Commissione giudicatrice, hanno ricevuto il premio.

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