«Turisti e camerieri attaccati dai gabbiani»

cafs - L'ALLARME DEI CAFFE' STORICI

Venezia. Lettera dell’associazione piazza San Marco: interventi urgenti. Mainardi: più aggressivi? Ci sono troppi rifiuti

VENEZIA – Qualcuno nelle ultime settimane avrà pensato con insistenza a quella Melanie Daniels (interpretata da Tippi Hedren) del film di Alfred Hitchcock che viene attaccata da una moltitudine di gabbiani e corvi. Sicuramente i camerieri dei Caffè di piazza San Marco, ma anche i turisti che passeggiano stuzzicando qualcosa. Gli uccelli piombano con una precisione millimetrica sui vassoi che vengono portati ai clienti rovesciandoli e prendendone il contenuto, assalgono i colombi divorandoli spesso sotto gli occhi delle persone, rubano ai bambini o agli adulti il panino o il gelato che tengono in mano. Li conosce bene anche chi ha terrazze e altane: uscendo a stendere i panni si trova accerchiato da grandi gabbiani reali che scendono in picchiata per difendere i nidi con i loro becchi grandi e appuntiti. «Non solo fanno chiasso – dice Mauro Bon, ornitologo del Museo di Storia Naturale – ma di recente ci sono arrivate segnalazioni di attacchi all’uomo». Sembra quasi che siano diventati più aggressivi.
«In realtà sono solo molti di più di una volta a causa della presenza maggiore di rifiuti in città», spiega l’etologo Danilo Mainardi. La denuncia questa volta è arrivata dall’associazione Piazza San Marco che ha scritto al Comune e alla polizia provinciale lanciando l’allarme. «Ormai sta diventando un vero e proprio problema di sicurezza -precisa il presidente Alberto Nardi-. Potremmo documentare anche attraverso la testimonianza di chi opera quotidianamente a San Marco la pericolosità dei gabbiani che stanno diventando dei veri e propri rapaci ». Da tempo aprono i sacchetti delle immondizie lasciati in calle, mangiando e lasciando là i rifiuti. Il presidente della Lipu di Venezia li definisce animali intelligenti: «Quando c’erano le discariche a cielo aperto, ora chiuse, si sono specializzati a frugare tra i rifiuti, hanno imparato e hanno trasmesso le conoscenze ai piccoli, ora li troviamo dentro le chiatte di Veritas ». Colpa delle cattive abitudini dei cittadini che lasciano troppi rifiuti in giro, attirandoli. «Sono diventati moltissimi -continua Mainardi-. E’ il segno che ci sono problemi nella gestione urbana: le maggiori risorse alimentari attirano i gabbiani, quella dell’aggressività è solo una sensazione».
Non a caso a Mestre ce ne sono meno, perché la raccolta rifiuti viene fatta con i cassonetti. La soluzione? Per Mainardi devono essere studiati dei modi per allontanarli, anche sparando con dei cannoncini così come viene fatto per cacciarli dai campi con le vigne. Del resto il problema non è solo del centro storico, anche Trieste si sta confrontando con la presenza aumentata dei gabbiani che hanno colonizzato quasi tutti i tetti della città. A Venezia si contano 50 nidi, tremila sono invece le coppie in tutta la laguna: preferiscono le valli da pesca e le casse di colmata. Si dispongono vicini alle stazioni di travaso dei rifiuti e alle discariche: ben quattro nidi sono stati segnalati in Sacca San Biagio nella mappa dell’Atlante della Laguna dell’Osservatorio del Comune.

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