di Pino Caimi
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SONDAGGIO
Si gradirebbe sapere se sussiste interesse a seguire un breve corso “on line”, diretto alla conoscenza delle fondamentali tecniche di calcolo rapido e mentale, senza il ricorso a cellulari e/o calcolatrici d’ogni genere.
Il corso sarebbe dato sul mio blog al quale si accede dal mio sito: www.faustartepoesia.org
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Con il primo libro “L’armonia nei numeri”, pubblicato a fine agosto 2013, e il secondo “il Fascino delle divisioni” ricordo la figura di Emilio Paola, mio Professore di matematica in una prima media di tantissimi anni addietro.
Noi, alunni di quella classe antica, sotto la guida del lungimirante professore, c’impadronimmo delle tecniche di scomposizione dei numeri e imparammo a eseguire calcoli, anche di media difficoltà, a mente, senza supporti di alcun genere. Niente quaderni e penne e, ovviamente, niente calcolatrici e cellulari! Ne è nato un amore per i numeri che ha mi guidato fino a farmi provare profonda amarezza nel riscontrare in molti una triste ritrosia verso i numeri e, soprattutto, per l’esecuzione dei calcoli. Anche per quelli minimi che potrebbero essere eseguiti a mente, si ricorre a uno strumento meccanico: prima, la calcolatrice, ora, il “terribile” cellulare.
Il ricordo di quell’esperienza e la successiva amarezza mi hanno spinto a descrivere una serie d’immaginari dialoghi con il Professore, per suggerire simpatiche tecniche di calcoli veloci. Non calcoli impegnativi, che richiederebbero molto tempo, ma semplici, alla portata di tutti, eseguibili a mente e senza alcun supporto. Tutto, con l’obiettivo fondamentale di mantenere la mente in esercizio, impedendole di atrofizzarsi e consentendo di essere protagonisti e padroni del tempo, non dipendenti dagli strumenti meccanici.
È un invito a osservare i numeri, entrare con amore nel loro mondo e porsi fiduciosi in ascolto, nella speranza di riuscire a udire i suoni armonici che da essi promanano.
Con il secondo libro “Il fascino delle divisioni”, pubblicato da Rubbettino, ad agosto 2015, ho voluto affrontare la divisione e attraverso alcuni semplici passaggi da memorizzare, suggerisco come pervenire al risultato con calcoli minimi, in alcuni casi, addirittura nulli.
Con le mie tecniche, quella che tutti considerano l’operazione più difficile (anche a causa dei decimali), diventa un simpatico gioco.
Sostanzialmente, sono gli stessi obiettivi del primo lavoro. La differenza sta nel metodo adottato per raggiungerli. Quello precedente era classico, basato sulla canonica scomposizione dei numeri e sui conseguenti calcoli, sia pure veloci, da svolgere a mente, in applicazione di appropriate tecniche. A ogni buon conto, le precedenti tecniche mantengono sempre la loro utilità. In tema di divisioni, si pensi alla tecnica dei prodotti possibili e a quella dei quadranti. Sono validissime, soprattutto con i divisori a più cifre.
Le tecniche, oggi suggerite, sono limitate a operazioni con divisori a una sola cifra, dal 2 al 9 e dirette a pervenire al risultato con l’indicazione delle cifre del quoziente, ricorrendo semplicemente alla memoria.
L’ambizioso progetto si svilupperà sotto forma di un gioco, accattivante finanche nel titolo: il “gioco delle targhe”.
Siamo in macchina a percorrere le vie cittadine oppure siamo a passeggio. Osserviamo le targhe delle auto in circolazione o in sosta e ci lasciamo attrarre dai tre numeri centrali. Rappresentano il dividendo (DVD) da cui pervenire al quoziente grazie a un divisore (DVS) che non conosciamo, ma che ci proponiamo di individuare ricavandolo dalle cifre del DVD stesso. Saranno esse, nella loro composizione, a indicarci la strada da seguire. È un metodo spontaneo per sottoporre la nostra mente a un allenamento misurato. Una specie di un’esercitazione enigmistica giornaliera.
Gli obiettivi posti sono diretti alla conoscenza di alcuni argomenti fondamentali che per effetto dell’uso abituale e smodato di calcolatrici e cellulari, si sono dimenticati e ormai si studiano poco. Parlo della conoscenza di elementi di matematica essenziale, quali: multipli e prodotti perfetti; decimali; ordini numerici.
Sull’intera trattazione si posa l’immagine pensosa del Prof. Emilio Paola, quasi a vigilare che gli argomenti siano sviluppati in maniera facilmente comprensibile. E sul finire, il suo ricordo diventa spumeggiante, con tanti episodi toccanti che rendono sempre più affascinante la sua figura. Ed è lui l’ispiratore del capitolo conclusivo, finalizzato a stimolare gli interessati ad avvicinarsi ai numeri, conoscerne il significato specifico, in modo da suscitare simpatia per queste simpatiche figure.
Fuori testo, la “ballata dei numeri finiti”, una composizione di ventidue quartine, in endecasillabi, a rime alternate.
L’Autore
Pino Caimi
ndr: a chi volesse approfondire le “tecniche di calcoli veloci” si consiglia il collegamento al blog di Fausta Genziana Le Piane
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