vital - LAVORA 18 MINUTI IN REGIONE, HA UN VITALIZIO DA 3.108 € MENSILI

L’assurdo sistema dei vitalizi nella Regione Lazio, confermato anche da “Er Batman”, Fiorito.

Redazione- Lavorare 18 minuti e garantirsi così un vitalizio da 3.108 euro al mese. Uno scandalo, per chi ogni mattina si deve alzare all’alba e sottoporsi ad estenuanti e massacranti turni lavorativi, magari senza la prospettiva di essere pagati a fine mese, causa crisi.
Eppure accade. Succede veramente che qualcuno prenda più di 3mila euro al mese per essere comparso meno di venti minuti in una riunione. Nello specifico, il soggetto si chiama Piero Ambrosi, consigliere regionale del Pd in Lazio, rimasto in carica poco più di un quarto d’ora ad un Consiglio.
A confermare la vicenda è stato l’ex tesoriere regionale Franco Fiorito, “Er Batman”, che, intervenuto a L’Arena di Rai 1, ha reso partecipi del sistema assurdo e ingiusto che vige nei palazzi di potere. Un’ennesima conferma che risulta ovviamente indigesta a tutti. Ma lui, Ambrosi, è solo un “simbolo”, il rappresentante dello scandalo perché, volente o nolente, uomo del record. A guardare bene, infatti, l’elenco dei vitalizi della Regione Lazio è tutt’altro che privo di sorprese. Basti pensare che, nel dicembre 2013, sono stati pagati 266 assegni, con una spesa complessiva di un milione 635.917 euro. Ciò implica che, a fine anno, saranno 19 milioni e 631.004 gli euro volatilizzati per finire tra le mani degli ex politicanti, tra cui anche l’ex governatore Piero Marrazzo. Questi, di euro, ne prende più di 3mila ogni fine mese. Assieme a lui una lunga lista di compari, di ogni bandiera, che si intascano ogni anno terzo dell’intero bilancio regionale. Che non è affatto poco.

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Vitalizio a Piero Ambrosi (Pd) per 18 minuti da consigliere Regione Lazio

Roma – Piero Ambrosi, ex consigliere PD alla Regione Lazio, smentisce con una lettera le dichiarazioni rese alla trasmissione Rai “l’Arena” le dichiarazioni di Franco Fiorito secondo cui percepirebbe un vitalizio.
Ecco il testo della lettera:
“La Regione Lazio ha fornito l’elenco dei consiglieri regionali che fruiscono del vitalizio alla data del 31/12/2013. Non c’è il mio nome (Piero Ambrosi) per una semplice ragione: perchè io, Piero Ambrosi, consigliere regionale del Lazio nell’ultima legislatura, non ho chiesto, nè percepisco alcun vitalizio, pur avendone il diritto dal Marzo 2013. Non giudico chi fa scelte diverse, non mi vanto delle mie, strombazzando la mia parzialissima rinuncia ai quattro venti. Ma non confonderò mai quanti, già titolari di mandati elettorali, percepiscono indennità e vitalizi, discutibili quanto si vuole ma previsti dalla legge, con quanti si sono appropriati di fondi pubblici per farne un uso privato come acquistare beni di consumo per sè o pagarsi le vacanze. Egregio Presidente, credo di aver diritto se non altro al ristabilimento dei fatti. Piero Ambrosi”.

Un vitalizio da 3.108 euro al mese per Piero Ambrosi,
eletto nelle liste del Pd alla Regione Lazio e rimasto in carica per appena 18 minuti.

Lo ha affermato l’ex consigliere Franco Fiorito nel corso della trasmissione Rai “l’Arena”.
Fiorito, meglio noto come “er Batman” ha infatti partecipato alla trasmissione Rai “l’Arena” confermando, per quanto di sua conoscenza, l’esistenza del vitalizio.
Del caso vitalizi si stanno occupando i consiglieri eletti nelle liste del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Per mesi hanno chiesto alla Regione Lazio i dati relativi ai “vitalizi”. Dopo due mesi di battaglie contro presunti problemi di “privacy” i consiglieri hanno ottenuto la lista che sta scatenando un diluvio di polemiche.
Secondo i dati, infatti, nel dicembre 2013 sono stati pagati 266 assegni per una spesa di un milione e 635mila euro (circa 19 milioni e 631mila all’anno) ma quello che ha sorpreso ancor di più è il fatto che il numero dei beneficiari è aumentato di ben 49 unità in tre anni.
Un terzo dell’intero bilancio regionale che se ne va in emolumenti ai politici.
Il gruppo del Movimento 5 Stelle ha inoltre scoperto che è bastato un emendamento votato in modo trasversale da maggioranza e opposizione per far saltare la norma del decreto Monti che prevede il blocco dei vitalizi prima dei 66 anni di età e con meno di dieci anni di mandato.
Questo “trucco” consente a ex consiglieri eletti per una sola legislatura di percepire l’assegno tutt’altro che simbolico.
Il Movimento 5 Stelle fa anche nomi e cognomi e così scopriamo che Francesco Carducci, capogruppo dell’Udc nel Consiglio regionale dal 2010 al 2013, a dicembre 2013 ha ricevuto un assegno da 2.467 euro pur avendo compiuto 51 anni lo scorso 13 gennaio 2014.
Isabella Rauti, 52 anni, eletta nel 2010 nel listino Polverini, figlia dell’ex segretario del MSI, Pino Rauti, e moglie dell’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha percepito, secondo i dati del Movimento 5 Stelle, ben 2.611 euro.
Marco Mattei, 50 anni, ex assessore all’Ambiente della giunta di Renata Polverini altri 2.467 euro. Stesso importo per Paolo Cento, 51 anni, ex deputato Verde, ex sottosegretario all’economia, soprannominato “Er Piotta”.
Altri 2.467 euro sono andati a Fabio Desideri, 53 anni, vicepresidente della commissione urbanistica.
Stessa cifra anche per il socialista Daniele Fichera.
Maggiore l’assegno per Luciano Ciocchetti, classe 1958 ed ex assessore e vicepresidente della Regione Lazio.
“Solo” 3.187 euro, invece, per l’ex governatore Piero Marrazzo.
Laura Allegrini, 54 anni, riceve 4.705 euro mensili per due mandati da consigliere in quota An.
Antonello Iannarilli, ex presidente PDL della Provincia di Frosinone ne percepisce 3.758. Il 51enne Stefano De Lillo (Forza Italia) ben 4.232 euro.
Giulio Maceratini, ex Msi, sommando due pensioni incassa ben 11mila euro al mese
Oreste Tofani, ex deputato e consigliere regionale della destra, riceve 10.830 euro al mese.
Nella lista anche gli ex presidenti regionali socialisti Bruno Landi, con 7.302 euro mensili di vitalizio, e Giulio Santarelli, che di euro ne incassa mensilmente addirittura 8.176 e Sebastiano Montali “solo” 5.258.
Ed ancora Rodolfo Gigli, ex sindaco di Viterbo che incassa un vitalizio da 8.032 euro.
Esterino Montino, ex capogruppo del Pd in Regione e oggi sindaco di Fiumicino che raggiunge quota 8.565,
Giovanni Ranalli, ex onorevole comunista ne riceve 8.696.
Vincenzo Zaccheo, ex sindaco di Latina, ne incassa mensilmente 7.001.
Piero Tidei, ex sindaco di Civitavecchia, “solo” 5.731.
Goffredo Bettini, ex coordinatore della segreteria Pd, arriva a 6.978.

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