Approvato stanotte alla Pisana un emendamento di maggioranza sulle Case delle donne, che da’ la possibilità alle pubbliche amministrazioni del Lazio di attribuire, ai servizi di protezione e promozione sociale offerti gratuitamente dalle associazioni senza scopo di lucro che operano nella conservazione e nella promozione della storia e della cultura delle donne, nell’azione di sostegno della libertà femminile e della prevenzione al contrasto alle discriminazione di genere, un adeguato valore economico in grado di compensare gli eventuali oneri per l’utilizzo di beni del patrimonio pubblico per l’erogazione dei servizi. “Questa notte in Aula abbiamo compiuto un ulteriore passo in avanti a favore dei diritti delle donne. In Consiglio regionale, all’interno della discussione sulla proposta di legge relativa alle ‘Disposizioni per la semplificazione e lo sviluppo regional’, abbiamo approvato un emendamento – dichiarano in una nota Marta Leonori (Pd) e Marta Bonafoni (Lista Civica Zingaretti), prime firmatarie insieme a tutte le consigliere della maggioranza di centrosinistra – che da’ la possibilità alle pubbliche amministrazioni del Lazio di attribuire, ai servizi di protezione e promozione sociale offerti gratuitamente” dalle associazioni senza scopo di lucro che operano nella conservazione e nella promozione della storia e della cultura delle donne, nell’azione di sostegno della libertà femminile e della prevenzione al contrasto alle discriminazione di genere, “un adeguato valore economico in grado di compensare gli eventuali oneri per l’utilizzo di beni del patrimonio pubblico per l’erogazione dei servizi”. “Questo significa – spiegano le consigliere regionali – che giustamente, e contrariamente rispetto a quanto fatto da altre amministrazioni, come quella capitolina, diamo atto che l’incontro fra donne e per le donne, il lavoro per combattere la violenza di genere, i progetti sul territorio di promozione di relazioni tra donne e uomini solidali, l’apporto culturale e politico della rivendicazione dei diritti delle donne, i servizi che vengono forniti per affrontare situazioni di fragilità, insomma tutto questo, e’ indispensabile per la nostra società e costituisce un tale valore economico da ripagare ogni utilizzo di beni patrimoniali usati a questi fini, compresi i luoghi delle Case delle donne. Proprio per questo abbiamo anche presentato un ordine del giorno dove impegniamo la Giunta a istituire a partire dal prossimo bilancio un Fondo specifico per le finalità della legge”.
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