(ANSA) – ROMA, 7 MAR – Le donne piacciono di piu’ al pubblico ma in tv ci vanno gli uomini, soprattutto nei programmi piu’ importanti. Sul piccolo schermo, dunque, non si puo’ ancora parlare di pari opportunita’ tra uomini e donne, almeno secondo i risultati di una ricerca elaborata dal centro media Omd. Nonostante anche il calcio sul piccolo schermo si tinga sempre piu’ di rosa (‘Quelli che il Calcio’ con Simona Ventura viaggia a una media del 22,4% e ‘Novantesimo minuto’ con Paola Ferrari al 28,8%, secondo i dati Auditel del periodo ottobre 2004-marzo 2005 elaborati da Omd), restano di appannaggio maschile i programmi di approfondimento giornalistico, come Ballaro’, Porta a porta, Terra, Batti e Ribatti, mentre e’ spesso conflittuale la conduzione in tandem, come dimostrano i casi di ‘Punto e a capo’ di Raidue (con Giovanni Masotti e Daniela Vergara ‘separati in casa’ e ‘Otto e mezzo’. Lo stesso discorso – segnala ancora Omd – vale per i grandi eventi come Miss Italia e il Festival di Sanremo, e per i quiz come ‘Affari Tuoi’, ‘L’eredita” o ‘Chi vuol essere Milionario’. ”Le donne in tv sono molte. I reality show, ad esempio, sono tutti al femminile”, fa notare appunto Federica Panicucci. ”I programmi della Ventura come Music Farm e l’Isola dei Famosi, cosi’ come il Grande Fratello, La Fattoria e i programmi di Maria De Filippi sono tutti programmi di successo condotti da bravissime donne dello spettacolo. Non mi risulta una discrepanza cosi’ grande tra i due sessi nella conduzione dei programmi. Piuttosto c’e’ un diverso tipo di conduzione. Nei reality si utilizza molto piu’ la donna perche’ ha una sensibilita’ maggiore. Gli uomini sono invece presenti nei programmi d’intrattenimento, varieta’ e quiz. Trovo che ci sia un equilibrio giusto tra uomini e donne”. In base all’analisi svolta da Omd sui programmi in prime time in onda, emerge che quelli condotti dalle donne conquistano ampie fette di pubblico. E’ il caso di Ballando con le stelle di Milly Carlucci (30,6% medio, con punte del 35,8% nel target femminile), Il Ristorante con Antonella Clerici (22,6%), Amici di Maria De Filippi (25,1%), ‘C’e’ posta per te (30,7% e 37,2% tra il pubblico delle donne). Secondo Elena Fedeli, responsabile ricerche di OMD, ”per alcuni programmi quali Amici, C’e’ posta per te o il Ristorante, il fatto che il conduttore sia una donna di comprovate doti sembra avere il suo peso. Anche per i programmi a conduzione mista, sembra che la presenza di una co-conduttrice donna sia una carta vincente: e’ il caso di Zelige di Scherzi a parte”. Sulla scia degli ottimi ascolti, gli sponsor pubblicitari intravedono nella televisione un terreno fertile per le pari opportunita’. Cosi’ Felice Lioy, direttore generale dell’Upa (Utenti Pubblicita’ Associati): ”In questi ultimi anni abbiamo assistito a un’escalation notevole in favore delle donne in diversi settori, per esempio all’interno delle redazioni dove un gran numero di donne giornaliste oggi occupa moltissimi posti, in certi casi anche di grande rilievo. Non credo che ci sia uno scompenso nella distribuzione dei compiti perche’ ci sono delle trasmissioni televisive molto importanti, anche sotto l’aspetto dell’audience, che sono condotte da donne. Non vedo, quindi, uno sbilancio, una sproporzione o che la dinamica delle cose vada a sfavore delle donne”. C’e’ ancora molta strada da fare, invece, per Lella Golfo, presidente della Fondazione Bellisario: ”Pochi mesi fa un nostro convegno dal titolo ‘Leadership al femminile’ ha messo in luce, dati alla mano, la scarsa presenza delle donne nelle stanze dei bottoni nonostante l’assoluta aderenza a funzioni di potere. Anche la comunicazione non faceva eccezione. Questi dati non fanno che confermare che la parita’ e’ ancora lontana, nonostante i buoni propositi. Peccato parlarne solo in occasione dell’8 marzo. Forse, se ci fossero piu’ donne direttore di rete e tg, la situazione sarebbe diversa. Quando ci sono e hanno la possibilita’ di agire, le donne ottengono risultati brillanti. Sono i fatti e i numeri a darci ragione. Avere piu’ donne farebbe bene alla tv, non solo in termini di ascolti, ma anche di qualita”’.

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