In un panorama stagnante aumentano solo le imprese rosa ora a quota 9,000; secondo un’indagine, però, non mancano pregiudizi e luoghi comuni.
PESARO – In una situazione di stallo dell’economia, le donne rappresentano l’unico segnale positivo nel panorama imprenditoriale della provincia di Pesaro e Urbino.
Nonostante la crisi che attanaglia molti settori del sistema produttivo provinciale aumentano infatti le aziende condotte da donne. Lo dicono i dati di Unioncamere elaborati dal Centro studi CNA che parlano per la provincia di Pesaro Urbino di 9.100 aziende rosa su un totale di quasi 40.000, ovvero il 22,7%.
Di questi dati, e della vivacità delle aziende femminili pesaresi, si è parlato nel corso della riunione del Comitato Impresa Donna della CNA che sulle problematiche relative all’imprenditoria femminile sta preparando una serie di iniziative mirate in particolare ad accrescere la loro competitività.
Competitività che però a volte viene messa a rischio perché non vengono attivate una serie di opportunità. “Uno dei principali problemi – ha spiegato infatti la presidente del Comitato Impresa Donna, Milena Carlotto – è la scarsità di informazioni circa finanziamenti e agevolazioni che pure sono a disposizione delle donne imprenditrici, come ad esempio la legge 215”.
Ma tra i problemi che assillano le donne in questo momento le donne c’è soprattutto il tema della conciliazione dei tempi, ovvero il doversi dividere tra lavoro e famiglia.
Secondo la CNA, infatti, alle difficoltà organizzative delle imprenditrici mamme e delle carenze di servizi dedicati alla donna lavoratrice, vi sono da aggiungere una buona dose di pregiudizi e luoghi comuni.
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