Cambia la prescrizione, ossia si dimezza.
La prescrizione è il tempo entro il quale per un reato si deve arrivare alla sentenza definitiva. Se scade il tempo il processo finisce ed il giudice dichiara che non può procedere. I politici di maggioranza dicono: così si accorciano i tempi di durata del processo e si offre una risposta concreta al male della Giustizia, quello che i processi durano troppo.
L’arte della menzogna è sopraffina. I cialtroni della maggioranza dicono una cosa vera e sulla quale tutti concordano: i processi durano troppo. Appena il tempo di dire giusto che, subito, i cialtroni infilano la cialtronata: risolviamo il problema dimezzando la prescrizione.
È difficile discutere questa tesi giuridica, ma non perché offra appigli, bensì perché è totalmente indecente da lasciare senza parole. Eppure così dicono e i cittadini (ovviamente non esperti in materia di processi e prescrizione) pensano che qualcosa di vero ci sia e che noi dell’opposizione non vogliamo vederla. Alla fine capiterà che a raccontare menzogne siamo noi e non loro, i cialtroni.
La menzogna ha una sua ragione: salvare Previti (ma non solo lui, non c’è qualche parente, accusato di bancarotta, di un qualche prestigioso esponente della maggioranza?). la parte più patetica è quella di AN. Ha ingoiato e digerito tutti i principi e i valori, ma continua a parlare con la pancia piena e con gli effetti di ritorno delle indigestioni.
Cambia la legittima difesa.
Se con le armi si può respingere il ladro sparando in parti non vitali, è inevitabile la corsa ad armarsi. Infatti, se è un diritto sparare, diventa diritto armarsi per sparare.
La legittima difesa, quella ancora non modificata, conteneva degli antichi principi. La norma è così (o meglio era così): “non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa”.
La riforma abolisce il criterio della proporzione tra difesa e offesa. C’è qualcosa che non si comprende. Berlusconi e compagni continuano a ripetere che i reati sono diminuiti, che i cittadini sono più sicuri, che l’ordine pubblico è nettamente migliorato. Perché, allora, questa maggioranza vuole una legge che significa: difendetevi da soli, armatevi e difendetevi, sparate all’aggressore ma cercate di non colpirlo in parti vitali? Questa è legge di emergenza, è la cosa concentrata alla propagandata curva a scendere del crimine. In tutto questo brillano le acute osservazioni di qualche giurista della maggioranza. Il parlamentare Bobbio di AN, assicura che non è vero che ci sarà la corsa ad armarsi, perché si potrà usare anche la zappa (sic!). ecco, questo è un buon consiglio: gli italiani dotino ogni stanza dei loro appartamenti con una motosega o un lanciafiamme. Mentre tutto ciò avviene, il magistrato Nordico (presidente della commissione per la riforma del codice penale), sconsolato commenta: “tante nuove riforme stanno andando nel senso contrario ad un progetto sul quale stiamo lavorando da tempo, con il rischio concreto che toccato un mattone crolli tutta la casa”. L’IDV sottoscrive e registra la profondità di una crisi che investe tutto e tutti.

Avv. Luigi Li Gotti
Responsabile nazionale dipartimento Giustizia IDV
tratto da Orizzonti Nuovi

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