Sono infiniti i volti dell’amore…
E così le emozioni che nel cuore
s’addensano per vivere anche solo
l’istante di un battito di ciglia
per poi smarrirsi dentro l’universo.

Vorrei poggiare il capo sul tuo petto
fingere, respirando il tuo profumo,
che non sarà per una volta sola
poi viverti in segreto nel mio cuore.
Tu… non dirmi mai più tesoro mio!

E sai che lo vorrei…
se a dividerci non fosse solamente
un mondo di memorie sconosciute
No! Non chiamarmi Amore:
non puoi farlo!

Vorrei ascoltarti dirlo mille volte
come carezza confusa d’oblio
come alito che tenero s’ avvolge
in pensieri di mera follia
ma sento che c’è tanto vuoto intorno.

Le ragioni del cuore… Infinite
ma le stagioni della vita… No
Così il tuo tempo non incontra il mio.

— — — — — —

VORREI SAPERE…

Dormono fondo i guardiani del tempo
ma quanto frastuono in questo silenzio
di notte assopita che rotta di pianto
si squarcia al respiro.

Ti cerco tra meandri d’anima
in anfratti di cuore e lì
ti trovo, immobile e selvaggio
mio lembo d’infinito.

Chiedo alle stelle cosa mai resterà
di quel sogno che illuminò spavaldo
come sole d’agosto, l’inverno
smarrendosi tremante come un bimbo.

Nulla più come ieri, ore sfrangiate
da teneri pensieri vagabondi
dimorano nel bruno cerchio d’ombra
vestite di tristezza.

Vorrei sapere che cosa resterà del nostro oggi,
domani… E la mente s’affolla di perché.
Dormono ancora i guardiani del tempo!
Vorrei sapere… Ma non ha più senso.

Nadia Angelini

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