Zanabad è la collina di Kabul
abitata solo dalle vedove
Afganistan
Contano poco
quasi nulla.
L’umiliazione incisa negli occhi
passa per la carne
con la vastità risonante
di un dolore antico.
Raccogliendo molliche
incrostate di lacrime
trascinano la desolata infelicità
“del prima” e “del dopo”
con rassegnato smarrimento
ma non dimenticano
di “mettere in sicurezza”
qualche germoglio di speranza
un’onda di papaveri
un guizzo nascosto
nelle vene del loro martoriato sangue
in un mondo di furore e morte
qui, più che altrove,
sordo a ogni misura di luce,
amara catena ininterrotta,
condanna irremovibile
che incombe ogni attimo
e… trafigge.
Iole Chessa Olivares
Va ricordato che in Afganistan le vedove, dopo la morte del marito, ritornano sotto la tutela del padre e dei fratelli, subiscono tutte le loro decisioni con conseguenze facilmente immaginabili…
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