Simona Mafai in un articolo pubblicato sul n.6 di “Mezzocielo” ci informa che in Senegal un gruppo di donne, guidate da Yayi Bayam Diouf, ha fondato un’associazione contro l’emigrazione clandestina. Il gruppo è numeroso, conta circa 400 donne che si prodigano per diffondere notizie reali sull’emigrazione acominciando dai pericoli del viaggio, sempre pieno di incognite, per finire sull’incerta vita che nella maggior parte dei casi aspetta gli immigrati nei paesi europei. Le donne del gruppo, alcune provate dal dolore della perdita del figlio emigrato clandestinamente e morto durante il viaggio, propongono un’alternativa all’emigrazione selvaggia ed inconsapevole attraverso la creazione di incentivi che, sebbene inizialmente appaiano modesti e meno allettanti dell’”Eldorado” europeo, offrono nel tempo una opportunità di crescita, quali l’artigianato ed il turismo, da finanziare attraverso il microcredito. Le donne ancora una volta hanno dato una risposta che, pur nata dal dolore personale, ha una grande forza politica, quella di progettare l’avvio dello sviluppo del loro Paese cominciando dal basso, dal singolo che si dà obiettivi concreti da realizzare nella sua terra piuttosto che inseguire inutili e dannosi miraggi. L’iniziativa di queste donne meriterebbe di essere sostenuta in Senegal oltre che dal punto di vista economico da quello culturale, dalla scuola, dai media, ma soprattutto dal racconto coraggioso di chi è giunto in Europa e non ha trovato altro che miseria e sofferenza. Purtroppo le donne senegalesi ancora devono lottare molto per essere ascoltate e per potere parlare liberamente. E così accade anche in altri Paesi che alimentano incessantemente l’emigrazione. Mi sembra perciò giusto ed utile contribuire a diffondere queste notizie.

Info: http://lionspalermodeivespri.wordpress.com

Categorizzato in: