Dopo l’esordio di Via Margutta, apprezzamenti per l’opera di Mario Vespaziani alla galleria “La Pigna” di Roma
Questo il titolo della rassegna d’Arte collettiva di pittura e scultura che ha luogo alla Galleria “La Pigna” in Via della Pigna, 13, a Roma fino al 13 dicembre con la finalità di promuovere l’arte contemporanea attraverso la conoscenza e l’integrazione delle diverse espressioni artistiche.
Mario Vespaziani, dopo l’esordio entusiasmante all’esposizione dei “100 pittori di Via Margutta” di quest’anno, si ripropone in questa rassegna con le sue chine così particolari ed affascinanti.
Il tratto del disegno di Vespaziani è come i soggetti da cui è incantato: appena accennato, è etereo e surreale. Pensiamo ai titoli dei suoi lavori: “In un parco…”, “Danza”, “Qualcuno”, “Insieme”, “Appuntamento nel 2030”, “Inverness”, tutte chine sognanti, impalpabili che lasciano agli occhi di chi guarda lo spazio per assaporare nuovi orizzonti.
Le tinte usate sono sfumate e mai drammatiche sia che si tratti del lilla delicato di “In un parco…” o dell’indaco-celeste-carta-da-zucchero-petrolio di “Qualcuno” e “Esercizio”. Non ci sono mai colori accesi quali il giallo, il rosso, l’arancione.
Vorrei soffermarmi sulla china intitolata “Insieme” in cui due figure camminano assieme, percorrendo il sentiero della vita e l’una aiuta l’altra curva forse per l’età o per la malattia. La china raffigura il trionfo dell’amicizia e della solidarietà, valori forti riproposti in “Qualcuno” in cui “qualcuno” appunto è “tutti” cioè una catena umana i cui anelli si tengono la mano e si sostengono a vicenda…
In “Insieme”, i colori usati sono il verde ed il marrone. Il primo è il colore del futuro e il secondo è quella della realtà; il primo è legato alla campagna, alla natura, elementi genuini e concreti che sono alla base della visione della vita del pittore, il secondo rafforza questa certezza poiché è il colore che abbonda in natura: i terreni, i vegetali. Il termine marrone deriva dalla castagna ed indica un bruno più caldo, un po’rosso. Scegliendo questi colori, Vespaziani, che infatti non abita in città ma in Sabina, indica i principi in cui crede: l’umiltà e la solidità. Il verde, colore della fortuna, della speranza, è sinonimo di freschezza e, abbinato al marrone, indica impegno e ricerca del benessere.
Fausta Genziana Le Piane
Commenti