Arsiero, una realtà specchio delle scelte che penalizzano i cittadini delle piccole comunità, a partire dalle donne

Mi chiamo Caterina Franchina, sono un’ attivista IDV e una convinta sostenitrice delle idee e delle battaglie di Di Pietro, le cui lotte sono ormai per me e mio marito un affare di famiglia visto che entrambi siamo iscritti alla sezione di Vicenza, adoperandoci tra l’ altro per condurre alla ribalta i problemi delle piccole realtà locali che magari pur non delineando un quadro di sofferenza pari a quello amplificato dai media per certi argomenti non è assolutamente di minor valore.
Tra i punti fermi della nostra sezione nell’ immediato futuro c’è quello di portare al centro dell’attenzione il problema donna in generale e prostituzione in particolare, visto che nella realtà dell’opulenza quale quella vissuta dagli abitanti del nord -est ci si è ormai abituati a vivere il mercato della vendita del proprio corpo come una cosa normale a cui non ci si fa più caso, anzi..
L’impegno nostro è quello di organizzare un convegno dove possa essere portato alla ribalta il problema della condizione della donna nelle sue molteplici sfaccettature e indurre tutti alla riflessione e sinceramente lei mi sembra una persona di quelle definite vere che potrebbe aiutarci nel nostro intento.
Ne approfitto per quanto sia nelle sue possibilità per portarle all’attenzione un problema di una piccola realtà di una comunità montana vicentina:
ad Arsiero (VI) dopo più di un secolo ha chiuso la Cartiera Rossi. Con questo evento 40 famiglie si ritrovano a dover combattere con la mobilità e l’incertezza di un futuro determinata dalla mancanza di lavoro. Se per gli uomini si prospetta l’opportunità di essere inseriti nelle acciaierie del circondario altrettanto non si può dire per le donne che mal si sposano con una dura realtà lavorativa come quella su indicata. La prego di una mettere una lente di ingrandimento su questa piccola realtà determinata, come dai pareri raccolti dalla gente da me e mio marito, probabilmente dal solo unico intento di gettare le basi per lo sfruttamento economico del Brustolè, senza preoccuparsi, come sempre accade in questi casi, delle conseguenze.
Mi auguro di avere da Lei un doppio positivo riscontro e di averLa presto ospite della sezione di Vicenza per una giusta causa.
L’occasione mi è propizia per porgere cordiali saluti.

Caterina Franchina
Creazzo (VI)

Cara Caterina Franchina,
la proposta della tua lettera di organizzare un convegno per presentare le varie sfaccettatture della realtà femminile giunge in momento propizio in cui intendiamo fare un evento che abbia queste tematiche. Ne abbiamo parlato a Vasto durante la Festa dei Valori e l’abbiamo proposto come documento congiunto delle donne riunite in assemblea venerdì 22, all’Htl Palace di Vasto.
Questo problema della cartiera che ha chiuso lasciando disoccupati donne e uomini della vostra zona è un’altra tematica da affrontare con serietà e progettualità governativa.
Ti terrò informata per tutte le nostre iniziative. Tu resta in contatto con me, e se possibile verrò a Vicenza compatibilmente con i miei impegni di lavoro.
Un abbraccio.
Wanda

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