L’editto varato da un adepto del Generale. Ma dietro c’è la lunga mano salafita
Francesco Eemprini – Tripoli
Svolta salafita nel regno di Khalifa Haftar? Una contraddizioni in termini visto che il generale è un acerrimo nemico di ogni forma di islamismo ed estremismo religioso come dimostrano le sue durissime campagne militari contro Stato islamico, Ansar al-Sharia e Consiglio della Shura. Eppure sembrerebbe che una contaminazione di Sharia sia avvenuta in una parte del territorio controllato dall’uomo forte della Cirenaica, per mano di Abdul Razzaq Al-Nazhouri. Costui è il capo di gabinetto dell’Esercito nazionale libico comandato da Haftar, nonché responsabile del governatorato militare per il territorio che va da Ben Jawad, ad est di Sirte, a Derna, una vasta porzione della Cirenaica del nord. Ebbene Al-Nazhuri ha emesso una direttiva che vieta alle donne di recarsi all’estero se non accompagnate da un uomo della loro famiglia. Una sorta di editto in base al quale è divenuto obbligatorio il controllo dei passaporti all’aeroporto di Labraq per impedire alle cittadine con meno di 60 anni di viaggiare non accompagnate da un parente maschio.
Le proteste di Tobruk
Il provvedimento è stato accolto con stupore, scherno ma anche risentimento nell’Est del paese, non solo da donne e attivisti, ma anche da esponenti del parlamento di Tobruk. Secondo Ziyad Daghim, deputato che rappresenta il distretto di Bengazi, quello di Nazhuri è un chiaro abuso di potere contrario fra l’altro alla dottrina haftariana, uomo forte certo ma ostile a ogni inclinazione verso l’estremismo islamico. Critiche sono giunte anche da sostenitori del generale i quali dicono di non aver appoggiato la rivoluzione e le forze armate per ritrovarsi governati dalla Sharia.
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