È uno dei punti chiave della riforma scolastica targata Renzi: basta tomi cartacei, dentro gli zaini resteranno solo iPad e pubblicazioni virtuali. L’obiettivo è gravare meno sui portafogli. Ma per ora la spesa, per le famiglie, resta praticamente la stessa. Con in più gabole e date di scadenza

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 DIGITALI, IL RISPARMIO NON ESISTE

Innovazione, rivoluzione, 2.0. Per la riforma della scuola voluta da Matteo Renzi è un passaggio chiave: la classe dovrà diventare digitale. Ma mentre gli istituti arrancano per avere le strutture adeguate e la connessione di Rete («La nostra scuola ha il wifi ma non dà la password», ha raccontato a l’Espresso una docente di Avellino; «Qui se accendi tre iPad insieme si impallano», ha aggiunto un preside di Roma), le famiglie si sono trovate di nuovo a fare i conti coi costi. Dei libri. Cartacei, certo, ma anche virtuali. Perché chi pensava di poter finalmente risparmiare, con la fine dei tomi fisici e l’introduzioni dei formati leggeri, si è dovuto ricredere. Le versioni interattive dei tomi possono costare addirittura di più dei volumi pesanti che dovrebbero sostituire. E per un Pdf statico si spende meno, è vero, ma non poi così tanto. Soprattutto se si considerano le spese “collaterali”: dal tablet, agli abbonamenti telefonici, al fatto che dopo qualche anno l’edizione scompare e non si può riutilizzare per il fratello minore. Abbiamo fatto le prove. Ecco il risultato.
La lista della spesa è una delle tante. È l’elenco dei libri di testo da adottare in una prima media di Cologno Monzese, hinterland milanese: quattordici volumi consigliati per gli alunni della sezione “1 A”. Tutti i libri sono disponibili in entrambe le versioni: cartacea, che comprende di solito in automatico anche la facies virtuale, con il testo da scaricare online oppure da importare attraverso un lettore Cd Rom (per chi ancora ce l’ha); e digitale, ovvero un eBook (di solito un pdf statico) che si può utilizzare sul computer di casa o su un tablet in classe. Ora, i conti. La spesa complessiva, senza considerare i possibili rincari applicati dalle singole librerie, per i testi di carta, è di 248,5 euro. Non poco, insomma. I genitori tecnologici potrebbero allora giustamente decidere di puntare sul virtuale. Trovandosi però a risparmiare, alla fine, meno di 50 euro. Lo stesso elenco di testi scolastici, infatti, se comprati esclusivamente in eBook, porta a un conto finale di 203,22 euro. Qualche esempio? Il testo di Grammatica, segnato come “da acquistare per forza” costa, in versione fisica, 21 euro. In Pdf: 18,70. Il volume di Scienze, edizioni Mursia, anche questo obbligatorio, vale 14,9 euro in libreria; 13,58 sulla app. “Suonasubito!” il manuale di educazione musicale (materia a cui il premier Matteo Renzi tiene molto): 30,5 euro in doppio volume più dvd interattivo e girandola per flauto nella versione concreta; 25,5 euro in quella invece telematica.
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Sono comunque 45 euro di differenza, si dirà. Vero, ma alla cifra netta andrebbero aggiunti, per onestà, anche gli extra. Ovvero il fatto che per portare i tomi a scuola servirebbe un tablet, costo medio: 400 euro. E poi serve un abbonamento o una connessione, visto che manca il wifi in molte scuole. E inoltre questi libri non potranno mai passare di mano in mano: niente banchetti dell’usato, per le edizioni digitali, perché ogni testo è legato a doppio filo all’utente che l’ha scaricato. E non c’è modo nemmeno di risparmiare in famiglia, pensando che quando l’altro figlio (se c’è) sarà grande, potrà usare gli esercizi del fratello: a differenza dei vecchi tomoni di carta le copie digitali infatti scadono. Hanno una vita a tempo determinato: la media, per i volumi in vendita su “ scuolabook.it ” uno dei mercati online principali per gli eBook scolastici, è 1825 giorni. Significa che dopo cinque anni quel volume non sarà più accessibile, scomparirà dagli archivi e dalle memorie dello studente. Irraggiungibile anche per ripassi tardivi. Altri libri hanno tempi di auto-combustione più brevi. Chi pensa di cavarsela con 19 euro per portarsi a casa l’ultima versione del dizionario Zanichelli Italiano-Inglese da consultare online, ad esempio, sappia che la data di scadenza è prossima: i lemmi diventeranno inaccessibili infatti dopo un anno. Per avere un vocabolario alla portata, sul proprio tablet, per sempre, bisogna comprare la versione “digitale no limit”: 48,5 euro. Tenersi in casa l’edizione cartacea, prestabile anche a amici o a parenti, costerebbe in fondo solo 17 euro in più.
Libri di testo gratuiti, un percorso a ostacoli
Dopo la circolare bomba del ministero, in primavera, per il nuovo anno scolastico c’è chi si è messo al lavoro per sostituire i libri di testo tradizionali con e-book gratuiti autoprodotti dalle scuole e altre forme di insegnamento innovativo. Ma la rivoluzione è frenata dalla burocrazia. E dalla mancata digitalizzazione degli istituti
Attenti poi a non confondere digitale con speciale. Le versioni eBook di cui abbiamo parlato finora sono quelle più semplici, base: pagine statiche di Pdf da sfogliare, identiche al cartaceo se non fosse per il supporto. Per avere i libri del futuro, quelli con giochi, video, esercizi interattivi ed elementi innovativi si rischia di spendere di più che in passato. Un esempio arriva da quello stesso elenco di prima media milanese: il testo di Storia “Il racconto dello storico” (volume uno, il medioevo, da acquistare), può arrivare in tre versioni: eBook (18 euro e 20); cartaceo + eBook (24 euro e 80) e infine in “Multimediale”. La spesa? 27 euro e 40. Il mercatino resta insomma ancora l’unico vero modo per assicurarsi il risparmio. Un esempio? “Vivi la terra 3”, geografia: cartaceo, 20 euro; digitale (a scadenza), 13,80 euro; l’usato, per chi è bravo a cercare: 8 euro.
In questo mare magnum di versioni, edizioni, app e plugin, i genitori alla ricerca dello sconto sembrano alla fine convinti di una cosa: la via più comoda è quella virtuale. Ma non per i contenuti. Quanto per gli acquisti di buoni vecchi libri di carta. Il 17 settembre Fracesca Viola scrive, nella recensione di uno dei tanti testi scolastici in vendita (a prezzi inferiori che in libreria – sappiamo a che costo sociale ) su Amazon: «Non sono qui a recensire direttamente questo libro ma il servizio MOSTRUOSO di Amazon anche in questo settore dei libri scolastici». «Ho ordinato tutti i libri inserendo solo la scuola e la sezione di appartenenza», scrive: «Eh beh questo lo fanno tutte le libreria… ma l’ordine effettuato a mezzanotte comodamente da casa e con il 15% di sconto non è comune: fate un giretto per i vari negozi in questo periodo a comprare i libri scolastici… UN DELIRIO!!! Trovi gente sdraiata sui marciapiedi ad aspettare il proprio turno». «Vogliamo anche parlare dei tempi di consegna previsti e sempre anticipati!?!?!?!?», aggiunge: «Quando dall’altra parte spesso e volentieri ti dicono domani e vedi il libro tra un mese!!!! Se questa è la qualità del servizio e se questa dovesse rimanere, dico “Amazon forever!” e grazie!». Con tanti saluti ai libri virtuali.

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