(AGI) – Milano, 1 set. – Si sono messe all’asta su YouTube, in cambio di un posto di lavoro. E’ la provocazione di undici precarie, licenziate dall’ospedale di Legnano dopo sei anni di lavoro nel call – center della struttura. “Siamo le prime vittime del decreto Brunetta”, recita un cartello esposto da una delle donne nel video che con frasi brevi e concise illustra la protesta delle lavoratrici in vendita al migliore offerente. “Il 31 agosto ci e’ scaduto il contratto – spiega Ornella Cameran, una delle 11 centraliniste legnanesi – e ci hanno comunicato la ‘conclusione del rapporto di lavoro’. Questo a causa dell’articolo 49 del decreto Brunetta, che impedisce alle pubbliche amministrazioni di ricorrere allo stesso impiegato precario per piu’ di tre anni”. Invece di essere regolarizzate, le impiegate sono state rimandate a casa, affidando il servizio ad altre persone. “Abbiamo deciso – spiega Calderan – di dare vita all’asta, una provocazione mediatica su YouTube per far capire che per una donna lo stipendio e’ indispensabile e non serve solo per comprare cipria e rossetti”. Domani il sindacato Rdb – Cub pubblico impiego Lombardia dara’ vita a un presidio di protesta all’ospedale di Legnano, per informare i dipendenti e chiedere sostegno per le 11 lavoratrici. Intanto le precarie all’asta attendono le prime offerte, la piu’ gradita sarebbe un nuovo posto di lavoro.
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