L’incontro dei giorni scorsi alla Sala Varaldo di Imperia con Pancho Pardi è stato produttivo di varie riflessioni…. Quella affioratami è di Lilli Alampi ,che mi sento di condividere, in quanto giustamente denuncia che i “movimenti, “i girotondi”, le piazze mobilitate non sono stati fatti oggetto “di forza propulsiva” per una virata nel senso reclamato a più voci…
Mi domando, molto semplicisticamente: “a che cosa sono serviti?” Gli indirizzi della politica sono cambiati rispetto alle istanze emerse?
Questa “Sinistra” ancora non è capace di riappropriarsi del consenso che deriva dal malessere sociale abbondantemente manifestato.
Si parlano addosso, si contano per spartirsi gli eventuali futuri consensi elettorali, ma nessuno si espone chiaramente per dire cosa farebbe per “cambiare” tutto quello che è denunciato che non va… Ne emerge un quadro patetico e privo di spessore…
Pancho Pardi dice tra l’altro “… vegliate e vagliate…” perchè il momento che stiamo vivendo è fortemente preoccupante in quanto sono minacciati i valori fondamentali della democrazia e allora…
Cari Uomini… noi donne vi diciamo che siamo con chi in politica sa intravedere questa verità e che con un sussulto di orgoglio assuma a sè il Valore della” base” che deve essere ascoltata e tenuta in gran conto in quanto fondamento della vera democrazia. Non siamo più un gregge di pecoroni da manovrare a piacimento… Abbiamo occhi, orecchie e intelletto per vagliare…
Noi donne vogliamo essere chiamate a votare le persone che dimostrano un curriculum impeccabile, trasparenti e oneste, ma soprattutto che non si facciano attrarre dai “privilegi”, come succede spesso in politica. La rinuncia ai privilegi è la carta vincente per garantire la propria immagine… La parola “trasparenza” è detta anche in senso etico, così , infatti, dovrebbe essere interpretata la politica. Il compromesso spesso indica qualcosa di equivoco, di ambiguo, non è inteso come mediazione.
Tutti, uomini e donne, dobbiamo avere il coraggio di riappropriarci del senso di responsabilità, uscendo dal tran-tran del nostro quotidiano perchè non si dica domani che nessuno si era accorto di quello che stava succedendo…
Maria Incamicia, Imperia – maggio 2005
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