3/9/2005 dalla Gazzetta del Mezzogiorno

STOCCOLMA – L’infarto uccide le donne più dei tumori, ma il cuore delle donne è ancora una Cenerentola: pochissime lo controllano con regolarità (in Italia lo fa solo 1 donna su 5), mentre dopo la menopausa (almeno a partire da 55 anni) ogni donna dovrebbe fare uno screening così come si fa per i tumori di seno e utero: è l’appello lanciato oggi dai cardiologi europei, riuniti a Stoccolma.
Il cuore delle donne è decisamente il protagonista del congresso della Società Europea di Cardiologia, che fin dalla primavera scorsa ha avviato una campagna di sensibilizzazione rivolta tanto alle donne quanto i medici per far uscire allo scoperto il problema, niente affatto trascurabile, delle malattie cardiovascolari nelle donne.
«Le malattie cardiovascolari nelle donne sono poco diagnosticate e poco trattate», ha osservato il vicepresidente della Società Europea di Cardiologia, Roberto Ferrari, direttore della clinica cardiologica dell’università di Ferrara. Anche per il presidente del congresso, Michael Tendera, è arrivato il momento di chiarire «il grande equivoco secondo il quale le malattie cardiovascolari sono una malattia maschile. Le donne stesse sembrano pensare che il loro rischio maggior è ammalarsi di tumore, in particolare di tumore del seno». E invece il killer numero uno è l’infarto, soprattutto quando con l’arrivo della menopausa viene a mancare la protezione degli ormoni femminili, gli estrogeni.

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