di Claudio Angelini
Dalla prefazione di Ferdinando Stirati:
… La caratteristica, il denominatore comune dell’attività di Angelini è sempre il rigore linguistico, sia nel suo essere autore che nel suo essere interprete (più che traduttore).
Nelle liriche presentate in questa raccolta le due anime di Angelini si fondono in una sintesi hegeliana: la creatività del suo linguaggio, classico ma non estetizzante, è la tesi, la necessità di riportare sapientemente testi greci in una lingua moderna e complessa come l’italiano, in forma isometrica dove possibile ma comunque rispettando sempre la metrica, è l’antitesi. La sintesi è il risultato ottenuto, cioè il raggiungimento di un lirismo fatto di lucida aderenza al testo e di una scorrevole varietà espressiva, grazie alla quale il lettore moderno può avvertire il profumo della sensibilità dell’uomo greco. …
AUTORI DELL’ETA’ CLASSICA
La dolce mela (Saffo)
.
Come una dolce mela che su, in alto,
si scorge, rossa, sul più alto ramo;
là fu lasciata al tempo del raccolto;
non fu dimenticata, i coglitori
non riuscirono a prenderla…
.
AUTORI DELL’ETA’ ELLENISTICA
Veglia d’amore (Asclepiade)
.
La notte è lunga, e l’inverno
già nelle Pleiadi affonda,
ed io davanti alle porte
m’aggiro,bagnato di pioggia,
oppresso dal desiderio
di fare mia quell’ingrata.
In me, non amore ha scagliato
Ciprigna, ma un dardo di fuoco!
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