(ANSA) – ROMA, 9 NOV – ”’L’Islam e’ in grande movimento grazie alla tecnologia che e’ arrivata persino nel deserto: questa e’ la vera scommessa che sta dilagando in Marocco e che sta andando oltre, che scavalca qualsiasi regime e autoritarismo”. E’ la tesi positiva e ottimistica della scrittrice marocchina Fatema Mernissi, autrice del libro ”Karawan: dal deserto al web”, nel quale illustra la modernita’ come la via di apertura al dialogo e al confronto, una tesi che punta a non cadere nell’estremismo e a vincere il terrorismo. Mernissi porta questo messaggio in un incontro organizzato dal questore della Camera, Paola Manzini (Ds), sul tema della democrazia e dell’Islam di fronte alla modernita’, con la partecipazione di un gruppo di deputate bipartisan impegnate nella battaglia delle liberta’ civili, e moderato dalla giornalista della Rai, Tiziana Ferrario. Secondo la scrittrice, che con i suoi libri ci fa conoscere un mondo islamico diverso da quello che percepiamo noi occidentali dalla lettura dei giornali, parla dell’esigenza di ”un mondo globalizzato aperto al confronto. Non c’e’ una democrazia a livello globale: dobbiamo farlo noi, attraverso il dialogo che spazzi via i pregiudizi. Trovando un modo di confrontarsi senza spararsi”. ”Le parabole, i canali satellitari, internet – spiega la scrittrice – hanno portato a un profondo e rapido cambiamento: ora si parla di diritti del lavoro, imprenditoria, le donne hanno preso coscienza delle loro possibilita’ impegnandosi nel mondo culturale, cosi’ come gli intellettuali si stanno avvicinando alla politica. Questa modernita’ offre cosi’ ai giovani i mezzi per esprimere se stessi attraverso il dialogo per vincere il terrorismo”. Mernissi punta sul fatto che ”prima c’era solo la Cnn, ora invece sono oltre 200 canali arabi e il pubblico puo’ scegliere”. La modernita’ e il mercato dell’informazione comportano pero’ dei rischi, avvertono Manzini e Ferrario. I timori, osservano, sono confermati dal dibattito che si sta sviluppando nell’Occidente sulla religione e la paura e’ che si possa arrivare all’estremismo: ”da una parte – spiegano – c’e’ l’integralismo islamico e dall’altra l’integralismo dell’Occidente contro la laicita’ dello Stato”. E sempre su questo tema, Franca Bimbi (Dl), giocando su due diversi punti di osservazione, azzarda la tesi: ”ma e’ l’Islam ad avere paura o siamo noi ad avere paura della loro o della nostra modernita’?” Nonostante i dubbi, comunque, Manzini ringrazia la Mernissi per ”averci offerto una dose di ottimismo su una visione di grande sconforto. Spero in uno slancio positivo delle donne, in un loro impegno nella politica per darci una voce nuova nella societa’ e nelle istituzioni”’. Mentre la Ferrario, piu’ timorosa, esprime le sue paure: ”L’idea di un grande mondo globalizzato aperto al confronto e’ semplice, ma – si chiede – chi governa? il tentativo delle Nazioni Unite e’ fallito, mi sembra un po’ troppo utopistico…”

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