Petrucci: siamo nel G8

Cala il sipario sulle Olimpiadi di Londra e l’Italia chiude con 28 medaglie, di cui 8 ori, 9 argenti e 11 bronzi, piazzandosi all’ottavo posto, preceduta nell’ordine da Stati Uniti, Cina, Gran Bretagna, Russia, Corea del Sud, Germania e Francia, e davanti a Ungheria e Australia, per restare nelle prime dieci nazioni. Quattro anni fa, a Pechino, l’Italia chiuse al nono posto, con 27 medaglie, ovvero 8 ori, 9 argenti e 10 bronzi. Quindi questa volta un bronzo in più nel computo totale, mentre stesso numero per ori e argenti.
Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano ha chiamato il presidente del Coni, Gianni Petrucci, per congratularsi del risultato degli azzurri ai Giochi di Londra. «Complimenti a questa Italia» è la telefonata di Napolitano mentre era in corso la conferenza stampa del bilancio di chiusura. Secondo Gianni Petrucci, presidente del Coni, «è stata un’Olimpiade che ha visto il team Italia primeggiare. Siamo nel G8 dello sport, abbiamo guadagnato una posizione».
Il Settebello non ce la fa: la Croazia vince 8-6, argento per gli azzurri. L’oro olimpico della pallanuoto maschile va alla Croazia: verdetto amaro, ma giusto. Dopo le imprese contro Ungheria e Serbia, gli azzurri campioni del mondo reggono solo fino a meta’ gara, poi sono costretti a inchinarsi davanti a una squadra che qui a Londra si e’ rivelata invincibile.
Roberto Cammarelle, dopo aver dominato l’incontro, per l’incredibile decisione dei giudici ha perso la sua finale di pugilato, categoria supermassimi, contro l’inglese Anthony Joshua a Londra 2012 ed è medaglia d’argento. L’Italia ha fatto ricorso, ma ha perso. I tre round si sono conclusi sul 18-18, ma i giudici hanno assegnato a Joshua la vittoria.
Colpo di sfortuna per Mauro Fontana, a un paio di chilometri dal traguardo della Mountain bike: l’azzurro era nel gruppo di testa a tre, in lotta per l’oro, quando si è staccata la sella della sua bici e inevitabilmente è rimasto indietro rispetto al ceko Jaroslav Kulhavy, poi oro, e allo svizzero Nino Schurter, argento. Fontana ha resistito al ritorno dello spagnolo Hermida Ramos, e ha chiuso terzo conquistando il bronzo. Fontana usa una bici americana, Cannondale, il vincitore Kulhavy un’italiana Bianchi.
Medaglia di bronzo anche per le azzurre della ritmica nella finale dei Giochi di Londra. È il 28/o podio per l’Italia alle Olimpiadi, contando le medaglie sicure di Cammarelle e della pallanuoto, che devono disputare le rispettive finali.
L’Italvolley sul podio, Bulgaria sconfitta. All’Earls Court gli azzurri forniscono una prova di grande maturità, sfoderando una prestazione di altissimo livello contro una Bulgaria che appena lo scorso 6 agosto li aveva travolti con un secco 3-0. Stavolta sono i vicecampioni d’Europa a spuntarla (3-1, parziali 25-19, 23-25, 25-22 ) regalandosi un bronzo che vale molto di più visto lo scetticismo che ha accompagnato la spedizione olimpica. Che l’Italia avesse ricaricato le pile si è capito subito, con un avvio aggressivo che vede Fei ispirato e ben supportato da Savani e Lasko provare a spaventare una Bulgaria un pò imprecisa.
La squadra di Naydenov va a fiammate (bene Skrimov) anche se il pallino del gioco resta in mano agli azzurri, sempre attenti in fase di ricezione e bravi a costruire attacchi veloci. Fondamentale l’apporto del muro azzurro guidato da Savani, in particolare sul punto del 14-9 dove per tre volte salva la baracca, lanciando la volata per la conquista del primo parziale nonostante un piccolo passaggio a vuoto che consente alla Bulgaria di risalire da -8 a -4 (18-14).
Solo un piccolo spavento e al secondo set point Lasko chiude sul 25-19. Skrimov prova a guidare la riscossa dei suoi ma l’Italia, nonostante qualche indecisione, regge bene l’urto bulgaro salvo poi cedere ai colpi di Vladimir Nikolov per il primo allungo avversario (7-11). Ci pensa allora Lasko a togliere le castagne dal fuoco e il muro vincente di Fei vale il momentaneo aggancio (13-13).
Il set prosegue con lo stesso spartito, la Bulgaria prova a scappare via e l’Italia la riacciuffa. Si gioca punto a punto, con la schiacchiata di Parodi il sestetto di Berruto mette per la prima volta la testa avanti (22-21) ma Nikolov e compagni ribaltano la situazione e pareggiano i conti (23-25). Il terzo parziale comincia nel peggiore dei modi per gli azzurri, che in difesa non mollano un centimetro ma in attacco mancano di lucidità e incisività. La Bulgaria vola sul 4-0 sull’asse Skrimov-Aleksiev, Berruto scuote i suoi e allora sale in cattedra Lasko. Lo schiacciatore di origine polacca guida la rimonta (6-6) ma é l’unico terminale offensivo efficace e contro un avversario di questo livello non può bastare, specie se a muro comincia a vedersi qualche crepa di troppo. Savani e compagni spazzano via le incertezze e alla seconda occasione utile é proprio il capitano azzurro a trovare l’angolo vincente chiudendo i conti (25-22). Ci provano Lasko e il solito Savani ad affossare i ragazzi di Naydenov a cui va riconosciuto il merito di saper stringere i denti anche nei momenti più complicati, tanto da risalire dal 16-13 al 16 pari. Ma é l’ultima fiammata e il punto che vale il bronzo lo firma Birarelli. Italia sul podio: anche stavolta l’oro é stregato ma la strada verso Rio non é poi così in salita.

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