di Anna Rossi
L’esistenzialità dei cittadini italiani è stata depauperata dagli oligarchi del pensiero pubblicitario.
Il danaro ha preso pieno potere sulle carcasse degli individui svuotando le vite di contenuti, di desideri e di sogni da realizzare.
La mercatizzazione dell’immaginario collettivo si è potuta realizzare attraverso il plebiscito ai soldi, detto anche “sezione aurea orgasmica” di cui ora i “cittadini planetari passivi” raccolgono gli amari frutti.
Sonni non più tranquilli attraversano le notti del “popolo mercificato” e la piccola borghesia fa fatica a prendere coscienza del destino sociale che la ricaccia fra le file dei miseri.
La manipolazione mediatica ha finora permesso un trend di consumo continuo sulle orme del concetto di “esclusività” ma la Storia sta per presentare un conto pesante agli imboniti opportunisti.
Esiste un’altra realtà ed è quella in cui ci si sottrae dal gioco delle nefandezze ed dal fascino del lusso. Coloro che si chiamano fuori da questo diktat ideologico sono i veri nemici del potere oligarchico.
La filosofia che avvolgerà l’umanità nel prossimo futuro sarà opposta a quella dei modelli liberista e comunista.
Il sistema bipolare è ormai un residuo di vetustà cerebrale e dunque abbiamo i dovere di aprirci al nuovo assoluto che l’intuizione quantistica ci offre generosamente.
Per ridisegnare il futuro dobbiamo tornare ad innamorarci della vita, a sentire attrazione per l’altro e considerarlo parte integrante di noi stessi. Ogni passione va risvegliata nell’ottica di una giustizia condivisa in nome della difesa alla vita in cui l’elemento laico deve restare serbatoio di mille eredità senza presunzione di intenti.
Il pianeta ci sta richiamando all’ordine naturale delle cose che magneticamente sono destinate comunque ad obbedire alla matematica dell’universo perfetto e infinito.
Per non subire catastrofi spazzine dobbiamo fare pulizia di ciò che inquina e distrugge, su tutti i piani.
Non possiamo più permetterci di essere sconnessi come insulsi esseri con la pretesa di comprare ciò che non si riesce a conquistare.
La materia e lo spirito devono ritrovarsi nello scopo evolutivo la cui spinta vitale è la gioia della condivisione.
Non può esserci diritto alla felicità nell’angoscia della sopravvivenza e della disperazione. Chi lo sostiene è un mistificatore che obbedisce militarmente alle leggi innaturali dei mercati costruiti nei templi.
Perché la solidarietà faccia il suo corso senza essere deviata occorre robustezza di intenti e allontanamento dalla menzogna.
I mercati reali devono tornare ad essere laboratori di ricchezza concreta e dunque di scambio oggettivo delle qualità umane.
La forza onnivera e omicida del concetto speculativo senza regole va arrestata.
La farsa della passività deve trovare fine nel risveglio del nuovo in cui l’economia è figlia della filosofia che amoreggia con la sociologia.
Ormai il mondo fatiscente dell’esclusività è il mondo monarchico che non può più affascinare l’uomo nuovo.
Le lobbies odorano di stantio e di vetusto con i loro riti viziati da un ego mai appagato e da una vanità e una avidità voraci quanto infinite.
Al contrario la passione civile che accompagna il nuovo risveglio è già lontana da quel medioevo oscurantista in cui stiamo ancora navigando.
Il limbo delle pecore facinorose sarà abbattuto con un colpo di stupore nel ritrovare in ognuno di noi l’antico coraggio paladino della dignità umana.
Il cancro dell’ignoranza può essere debellato a colpi di pulizia intellettuale durante un percorso disciplinato di responsabilità.
La confidenza con il sentire d’amore farà il resto.
Noi siamo migliori di quel che crediamo e possiamo essere esempio di cittadinanza civile e attiva nel mondo.
L’attenzione va rivolta ai cattivi maestri che impongono modelli bui e privi di solidarietà e la vigilanza perpetua deve fare il resto.
Chi taglia la forza vitale in nome delle crisi indotte è un messaggero di morte che non si è visto nel futuro in una unione d’insieme.
Nemiche di costui sono le idee in quanto resteranno le vere protagoniste della storia umana.
Se qualcuno avesse dubbi in merito è pregato allungare la mano e riprendersele abbandonandosi alla seduzione della grande ribellione.
A costo di rimanere con le sofferenze invendicate abbiamo l’obbligo di far ripartire il nostro destino e riscattare l’ingiustizia del mondo.
Miliardi di volti possono ritrovare il sorriso perso nella notte dei tempi.
Noi saremo il volto delle scelte che faremo!
Anna Rossi
Docente di Business English
Commenti