Riveli eco di stagioni andate
sul simulacro di un altare vinto
di lacrime asciugate sotto il sole
e sorrisi dispersi in illusioni.
Piccoli solchi, rivoli di vita
segni di tempo che più non ha voce
ma memoria di giorni che ogni notte
scolora sempre più alla luce arresa.
Riproponi parole di un diario
che scrissi tutte le ore della vita
con baldanzosa forza, con ardore
e scorro ora in sinfonia d’autunno.
Specchio di vita testimone fiero
del tempo in cui volai come farfalla
nella prima pienezza del mio tempo
colorato d’azzurro e di smeraldo.
Ascolta ora con me la melodia
nella tenue ouverture d’una stagione
che sulla scia d’ antiche sue memorie
tra l’erba gialla troverà dei fiori.
Nadia Angelini
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