Il video animato racconta la distruzione delle foreste del Borneo dove vivono gli oranghi: «Oggi ho deciso di prestare la mia voce per un messaggio davvero importante», ha spiegato la cantante italiana da sempre sensibile ai temi animalisti
di Beatrice Montini
Una filastrocca, disegni animati che raccontano la storia di un cucciolo di orango che improvvisamente arriva nella cameretta di una bambina e la distrugge. La ragazzina prima lo caccia, poi chiede il motivo del comportamento e il baby orango le racconta di essere in fuga dalla sua foresta, distrutta dagli uomini alla ricerca dell’olio di palma. «C’è un umano nella mia foresta e io non so cosa fare. Ha distrutto la mia casa, cibo e shampoo ne vuol fare», spiega il cucciolo.
La voce narrante del video, in Italia, è quella della cantante Noemi che ha deciso di sostenere così la campagna di Greenpeace contro l’uso indiscriminato dell’olio di palma che sta devastando le foreste indonesiane del Borneo, «casa» appunto degli oranghi, una delle specie animali più a rischio estinzione.
Il video -realizzato da Greenpeace International con la partecipazione per la versione in inglese dell’attrice Emma Thompson -è stato nei giorni scorsi censurato dalle Tv britanniche perché giudicato «troppo politico», dopo che la catena dei supermercati Iceland lo aveva scelto per il suo spot natalizio. «Oggi ho deciso di prestare la mia voce per un messaggio davvero importante -ha twittato Noemi spiegando la sua scelta- la difesa degli oranghi minacciati dalla deforestazione per la produzione indiscriminata di olio di palma». «Ringraziamo Noemi per aver dato la sua voce a un cartoon che in pochi secondi dimostra come la mano dell’uomo sia capace di distruggere interi ecosistemi, causando l’estinzione di specie uniche e alimentando una crisi climatica globale», sottolinea Greenpeace Italia.
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