prima donna alla guida di viale Mazzini
Il Cda Rai sceglie Lei, Garimberti: un Dg di garanzia

Nessuna sorpresa. Il Consiglio di amministrazione Rai ha designato ieri – all’unanimità – Lorenza Lei come nuovo direttore generale al posto del dimissionario Mauro Masi.
Una svolta storica a viale Mazzini, considerando che la Lei sarà la prima donna alla guida della tv pubblica
Seppure a questo punto scontata, la nomina non è comunque ancora ufficiale.
Ma la diventerà stamattina visto che, alle 11, è convocata l’assemblea totalitaria dei soci.
Una volta raggiunta l’intesa, la Lei potrebbe essere nominata direttore generale già oggi, durante la nuova riunione del Cda prevista per mezzogiorno.
“Un direttore generale di garanzia”: è stata definita dal presidente della Rai Paolo Garimberti. “Credo – ha aggiunto – che in questo particolare momento ci sia la necessità di una scelta improntata a logiche di tipo aziendale, manageriali, basate su criteri legati alla conoscenza dei problemi e all’esperienza professionale”.
Sottointeso: come con Masi non è stato.
Zavoli: “Apprezzo senza riserve”
“Apprezzo senza riserve la scelta di un Direttore generale donna per una ragione non unica nè semplice: perchè una nuova sensibilità istituzionale potrebbe porsi, tra l’altro, il problema di come viene rappresentata la personalità femminile sugli schermi del Servizio pubblico”: questa la prima reazione di Sergio Zavoli, presidente della Commissione di vigilanza Rai.
“Il Servizio pubblico – ha proseguito – non passa solo per le notizie di un Tg o gli approfondimenti di un talk-show: ha dei doveri che attraversano e permeano ogni aspetto della sua comunicazione. Auspico che la politica, quella più esigente e invasiva, colga l’occasione per un significativo aggiustamento di rotta; e che il nuovo Direttore giustifichi la ragionevole richiesta di una reale autonomia”.
Soddisfatta anche l’Usigrai
La designazione della Lei ha raccolto soddisfazione anche dall’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai.
“Una scelta rapida, interna, unanime e che oltretutto per la prima volta premia una donna”: dichiara il sindacato. “Speriamo che questo – aggiunge – segni l’inizio di una nuova era nell’azienda di servizio pubblico e di un nuovo metodo di lavoro. In particolare, l’unanimità rappresenta un forte segnale di discontinuità, che auspichiamo diventi la regola in tutte le decisioni a partire dalle nomine delle direzioni di testata, segnando il superamento di una divisione che per troppo tempo ha paralizzato la Rai”.
Ieri le dimissioni di Masi
Appena ieri Mauro Masi aveva ufficializzato le sue dimissioni dalla Rai. Nominato giovedì scorso amministratore delegato della Consap, Masi ha formalizzato le dimissioni da direttore generale della Rai con una lettera consegnata al presidente della tv pubblica, Garimberti, e al presidente del collegio sindacale, Gatto.

Lorenza Lei diventa oggi la prima donna Dg della Rai
Arriva la nomina ufficiale, dopo l’unanimità in Cda. Amicizie e carriera.
Di Michela Rossetti

Discreta, potente, ambiziosa (per i nemici); con una forte dedizione al lavoro (per gli amici).
Sono questi gli aggettivi usati negli anni per descrivere Lorenza Lei, designata ieri dal consiglio di amministrazione di viale Mazzini direttore generale Rai (e cui la nomina ufficiale è attesa per oggi).
Una svolta storica a viale Mazzini, considerando che Lorenza sarebbe la prima donna alla guida della tv pubblica.
Nata a Bologna, 51 anni, la sua nomina non ha diviso (è stata designata all’unanimità). Anzi, la sua lunga esperienza nella tv pubblica (14 anni) sembra l’abbia resa l’unica in grado di traghettare senza troppi scossoni l’azienda verso l’ultimo mandato, che scade a marzo 2012.
“E’ la figura più autorevole”: ha detto di lei il consigliere del Pd Giorgio Merlo. “E’ una dirigente che stimo”: sono state le parole di Rizzo Nervo (sempre in quota Pd).
E d’altronde non è un caso se Lorenza sia passata indenne a ben quattro direttori generali (Agostino Saccà, Flavio Cattaneo, Alfredo Meocci e per ultimo Masi). Sembra il tipo (almeno apparentemente) da consenso bipartisan.
Le amicizie in Vaticano
Tra gli “amici che contano” si annoverano Gianni Letta e le simpatia della Lega. Ma soprattutto la vicinanza con il Vaticano (in particolare con il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei; e il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano).
Genitori comunisti, ma non è di sinistra
Ma chi è questa donna che si appresta a guidare viale Mazzini? Di lei si sa che ha una laurea in antropologia filosofica, è sposata, ha un figlio chef. E l’hobby per la lavorazione del vetro,
Nasce da genitori comunisti. Ma (parole sue) non è di sinistra. Cattolica sì, seppure arrivata alla fede tardivamente (si racconta 3 giorni prima del parto), ha più volte precisato di non identificarsi nell’Udc.
Parola d’ordine: discrezione
Con certezza si può dire che la discrezione è una delle sua bandiere. Pochissime apparizioni pubbliche, interviste centellinate, nessun profilo su Wikipedia. Una donna che meno sotto i riflettori non si può.
La carriera in Rai
Eppure, gli incarichi che ha ricoperto non sono certo di secondo piano. Dopo essersi “fatta le ossa” al marketing della maison Valentino, Lorenza Lei entra in Rai nel 1997, con un contratto a tempo determinato di consulente editoriale. Poi responsabile di Rai Giubileo.
Da qui a Rai Uno, il passo è breve: viene nominata capo struttura Pianificazione mezzi e risorse della prima rete. Ma è l’incontro Agostino Saccà a rappresentare la “svolta” professionale. Nel 2002, appena conquistata la direzione generale, è infatti lui a nominarla capo dello staff.
Quattro anni dopo, nel 2006, arriva a occupare l’ambita posizione di responsabile Risorse Televisive. Arriviamo al presente, era Masi: dal 2009 è vicedirettore generale della Rai, in prima linea nella gestione e la scelta della programmazione Rai. (4 maggio 2011)

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