Quando i sogni perdono l’incanto dei giorni luminosi, e gli occhi e le mani non hanno più stupore, quando assisti impotente al crollo delle tue pazze illusioni, e gridi e piangi il tuo dolore di animale ferito, e l’odio s’intana nel tuo cuore con voce di maledizione per i tuoi simili, mostri figli di Dio.
Quando tutto ti dice la tua nullità di mortale e quanto sia peccato e pericolo essere malati di idoli e di fantasmi è il segno che il debito e il privilegio di essere uomo devi scontarlo interamente fino all’ultimo.
E’ allora che devi accendere la lucerna, serrare la cintura ai fianchi, alzare al cielo la bandiera e nel nome dell’ultima illusione, avanti!

Le ore raccontano di appuntamenti truccati.
A chi chiedere di truccare le lancette dell’orologio?
Si commettono frodi e tradimenti, ma a nessuno è concesso d’ingannare il tempo.

L’Amore è anche rimorso dolcissimo, tradimento pensato nell’insonnia. Quando si rivivono mattini di rugiada e si ricordano le lunghe stanchezze del crepuscolo, quando sulle tue mani cadevano le carezze del tramonto come frammenti di fatica.
E nell’insonnia ti chiederò la mano.
Padre mio.

Luciano Jacobellis (magistrato)

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