In questa stanza dalla porta aperta
dove il mio tempo ha smesso di fluire
ora impazzisce il vento:
un Amore, digiuno,
inghiotte fantasia.
Quello che avanzerà dal mio banchetto
io lo raccoglierò nel cavo d’una mano
e sazierò il piccolo pennuto
che, ai primi albori,
trova giusto riposo
sul davanzale della mia finestra…
poi, me ne andrò cullando l’illusione
d’aver donato
l’ultimo avanzo della vita mia
al dolce volo della Fantasia.
Gabriella Quattrini
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