zan 1 - LUSAKA, 
 IN ZAMBIA, IL SUMMIT DELLE RAGAZZE AFRICANE CONTRO I MATRIMONI 
 PRECOCI
Unicef: “Le Spose bambine in Mozambico, un affronto ai diritti umani su larga scala”.

Secondo l’Unicef il fenomeno delle spose bambine globale è destinato ad aumentare passando da 125 a 310 milioni entro il 2050.
In Mozambico quasi la metà di giovani donne si sono sposate prima dei 18 anni. Questo limita le loro prospettive di studio e le rende vulnerabili alla povertà e alla mortalità dovuta ai parti prematuri.

Storia di Cidalia
Quando aveva 15 anni, Cidalia ha incontrato un uomo ed ha iniziato a vivere con lui. A 17 anni è tornata a casa, dopo essere stata picchiata e abbandonata.
Anche se non era legalmente sposata, la diffusa pratica dei matrimoni precoci in Mozambico ha fatto sì che Cidalia pensasse che fosse normale andare a vivere con l’uomo anziano che l’aveva messa incinta. Ma lui ha chiuso il rapporto e Cidalia è tornata a casa nel suo villaggio in Indude, nel sud del Mozambico.
“E ‘stata una brutta cosa, che disonora la mia esistenza – racconta la ragazza – Stavo vivendo la mia vita, avevo un lavoro. Poi l’ho incontrato. Ora ho un bambino e non posso fare altro. Sono io quella da biasimare per la scelta che ho fatto”. Suo figlio, Euclas, ha 10 mesi di età ed è sostenuto dalla madre e il patrigno di Cidalia.

Il “Summit delle Ragazze africane per porre fine ai matrimoni precoci”, del 26 e 27 novembre scorso, convocato a Lusaka in Zambia dall’Unione africana (UA) in presenza dei ministri dell’Unione africana, i rappresentanti di Ong e delle agenzie delle Nazioni Unite, sta cercando di migliorare la vita delle ragazze come Cidalia. E’ il primo del suo genere in Africa, ed è stato progettato per porre fine a una pratica che limita le prospettive delle ragazze in tutto il continente. Si spera che il Summit ottenga impegni concreti da parte dei governi per affrontare il problema.
“Dobbiamo farla finita con i matrimoni precoci. – ha detto il presidente dell’UA, Nkosazana Dlamini-Zuma – Le ragazze indotte a sposarsi in tenera età sono costrette a fare figli, mentre sono bambine loro stesse”.
Secondo le statistiche dell’agenzia Onu per l’infanzia Unicef, il numero di spose bambine in Africa, se non si agisce per porvi termine, dovrebbe aumentare da 125 a 310 milioni entro il 2050 (link predicted to increase from 125 million to 310 million by 2050).

“Il matrimonio precoce è una delle più gravi sfide dello sviluppo del Mozambico che richiedono una maggiore attenzione da parte dei politici – ha detto Ana Maria Machaieie, competente in protezione dei minori nell’Unicef – Il fatto che il Mozambico abbia uno dei più alti tassi di matrimoni dei bambini nel mondo, che colpisce quasi una ragazza su due, è un affronto ai diritti umani su scala mondiale. Esso mina anche gli sforzi per ridurre la povertà. In particolare perché arresta l’istruzione delle ragazze prematuramente e conduce direttamente alla gravidanza adolescenziale, con maggiori rischi di mortalità materna e infantile”.
Le ragazze che si sposano presto sono costrette ad abbandonare la scuola, limitando le loro prospettive, e il partorire prima che i loro corpi siano completamente sviluppati le pone a rischio di seri problemi di salute nel lungo termine. Per di più le ragazze spose, essendo giovani e fragili, sono più vulnerabili agli abusi domestici.
Secondo l’Unicef, il Mozambico ha il tasso più alto di matrimoni precoci a livello globale, con una stima di 48% delle donne di età compresa tra 20 e 24 sposate prima di aver compiuto i 18.anni. L’età legale dei matrimonio è 18 anni, anche se gli adolescenti possono sposarsi a 16 anni con il consenso dei genitori. Ma una campagna contro il matrimonio infantile nel paese, sostenuta da Unicef ​​e la Graça Machel Trust, spera di migliorare queste statistiche con una strategia basata su più fronti: riforma giuridica, incremento dell’istruzione e delle opportunità economiche per le giovani donne, e modifiche alle pratiche culturali all’interno delle comunità.
“Sappiamo che la situazione non cambierà immediatamente – ha detto Páscoa Sumbana Ferrão, direttore del dipartimento di bambini donne e azione sociale nella provincia di Inhambane del Mozambico – Ma noi lavoriamo lentamente con la comunità, e con il tempo riusciremo a convincere la gente a cambiare”. Ferrão spiega che non esiste un unico motivo per cui il matrimonio precoce è così diffuso in Mozambico: “Molte comunità considerano adulta una bambina basandosi sul suo aspetto fisico piuttosto che sull’età. Tutto ha a che fare con la definizione di un bambino. Legalmente si definisce bambino chi non ha compiuto 18 anni. Presso le comunità, si guarda invece allo sviluppo fisico: “Ha l’aspetto di una donna? E’ una donna”. Anche i fattori economici e la povertà sono implicati in tale situazione. Se una ragazza va in sposa giovane, i genitori possono disporre di più soldi per sostenere il resto della famiglia.
Tuttavia, seppur lentamente, il messaggio per porre fine ai matrimoni precoci comincia a filtrare nella mentalità delle comunità, attraverso le azioni e il lavoro socio culturale di Associazioni e istituzioni.

Cidalia, dopo l’abbandono che ha subito, si sta adoperando per porre la sua vita sul binario giusto. Ha chiesto il mantenimento economico al padre di suo figlio. La polizia l’ha assegnata ad un’assistente sociale ed ha aperto un procedimento contro l’uomo inadempiente.
“Il mio desiderio è quello di tornare a scuola e trovare un lavoro”, dice Cidalia, guardando al suo futuro con speranza.

Simon Allison, inviato in Mozambico per l’Unicef
(Libera traduzione – Redazione CdD)

Articolo originale del The Guardian Child brides in Mozambique: “an affront to human rights on a massive scale”

Video (askanews) -con la storia di Cidalia ed altre giovani ragazze spose:
Matrimonio precoce, una piaga in Mozambico

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