Legami e conflitti tra due generazioni
Anna Salvo
Editore: Mondadori
Per ogni bambina la madre è il primo oggetto d’amore: alla donna che l’ha generata rivolge ogni tensione affettiva, da lei si attende cure e protezione. E’ il suo punto di riferimento essenziale, attraverso cui entra per la prima volta in relazione con il mondo esterno e che l’accompagnerà anche nell’età adulta, quando, seguendo percorsi più o meno accidentati e sofferti, combattendo battaglie più o meno aspre, cercherà di conquistarsi un proprio spazio autonomo. Ogni figlia è dunque legata alla figura materna – figura concreta, con un corpo e un’anima, ma al tempo stesso realtà psichica intorno alla quale si condensano fantasie e fantasmi, desideri e affetti, lacerazioni e conflitti – da un vincolo antico, esclusivo e totalizzante, che assume il carattere di una vera e propria passione amorosa. E il termine ‘passione’ è la chiave che guida il lettore nella singolare indagine psicoanalitica compiuta da Anna Salvo in questo libro, dedicato appunto al rapporto tra madri e figlie. Singolare perché l’autrice decide di riscrivere in forma di lettera alla madre le vicende individuali di quattro sue pazienti – Elena, Enrica, Erminia ed Emma – cercando di comprendere le ragioni profonde dei disagi esistenziali e psichici che le affliggono alla luce di quella passione, di quel ‘comune filo incandescente’, che avvince ognuna di loro alla figura materna e che per manifestarsi talvolta sceglie strade impervie e complicate, apparentemente contrastanti con l’amore, come l’odio, il rancore, l’ammirazione incondizionata, la ribellione, il silenzio, la rimozione. Come traspare anche dalle pagine che commentano ciascun caso, il punto d’approdo di questo tormentato itinerario consisterà per le quattro protagoniste nella conquista di un sentimento d’indulgenza, di ‘com-passione e comprensione’ verso se stesse e verso la propria madre. Le storie narrate in “Madri e figlie” sono molto più che testimonianze di un percorso psicoterapeutico che riguarda casi clinici di particolare gravità. Sono un invito rivolto a ogni donna a “intraprendere un piccolo viaggio attraverso i sentieri tortuosi che l’allontanano dalla madre e, allo stesso tempo, l’avvicinano a lei”.
Commenti