venerdì 6 giugno 2008 di Doriana Goracci
da SOCIALPRESS

“Abusava di cinque ragazzine, con trucchi da stregone, facendo credere che così sarebbero diventate più belle”.
Comincia così la cronaca locale viterbese. E’ la storia di un pensionato di Viterbo di 61 anni, che dopo aver abusato della figlia acquisita, lo ha fatto anche con quattro minorenni, di cui una di tredici anni, amiche della stessa.
Il piccolo arsenale ritrovato, era davvero eterogeneo: candele unguenti tarocchi riviste porno pillole cinesi due pistole calibro 22… Il suo laboratorio di “energia positiva” -per far crescere il seno e diventare più belle con massaggi pranoterapeutici e speciali e profondi- era un sottoscala dotato di letto, computer portatili e attrezzature similari. Le cinque adolescenti narrano di uno sguardo inquietante, di come si sentivano ipnotizzate. Il gioco dello stregone, è finito con lui nel carcere di Mammagialla e le minorenni seguite da uno staff di psicologi. La cronaca locale di Viterbo ci tiene a precisare che S.L, è originario di Latina e residente nella provincia sud di Viterbo.
Passando ad altre “imbonitrici” stregone, Vanna Marchi e la figlia Stefania Nobile, sono state arrestate in un bar nella zona della stazione Centrale di Milano, per “sussistenza del pericolo di reiterazione di condotte criminose della stessa indole di quelle di cui le donne si erano rese responsabili del provvedimento – nonchè per la ragionevole probabilità di espatrio delle donne”. La madre era rientrata in attivià dirigendo un centro estetico a Carpi, in provincia di Modena.
L’Intercity Torino-Reggio Calabria è invece stato il luogo dello stupro per una giovane ragazza calabrese di 20 anni, nei pressi della stazione ferroviaria di Pisciotta in provincia di Salerno. L’autore, un quarantaseienne residente a Tropea già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati specifici, ha tentato di fuggire quando la ragazza ha cercato di chiedere aiuto. Bloccato dai passeggeri, l’uomo è stato consegnato al capotreno e arrestato dalla Polizia Ferroviaria presso lo scalo di Sapri, gli sono stati sequestrati anche dei cd e delle videocassette contenenti materiale pornografico.
L’Italia, rimbalzandosi rifiuti, si è vista in una sola giornata, attraversata dal nord passando per il centro fino al sud, interprete di una violenza di origine non controllata, tutta internos e italica: tonte in buonafede, volpi in malafede? Storie sordide e drammatiche, tutte incapaci per la loro straziante miseria nostrana, di ricorrere e rincorrere, con ronde ed espulsioni.
Non c’è nessun clandestino se non la nostra “distrazione”, e cambiare canale, prendere una boccata d’aria…
Per fortuna l’allarme nucleare in Slovenia è a 130 chilometri da Trieste…ancora lontano.

Doriana Goracci

Categorizzato in: