Consulta delle Donne di Wanda Montanelli
Domenica 11 dicembre le donne italiane scendono in piazza
Il movimento “Se non ora quando” torna a manifestare dopo il 13 febbraio.
A piazza del Popolo a Roma per invocare una maggiore presenza femminile nella vita pubblica italiana
Lo scorso 13 febbraio hanno stupito e incantato tutta l’Italia. Riempiendo le piazze italiane e quelle straniere con la loro dignità e il loro orgoglio. Madri, ragazze, professioniste e studentesse. Insieme per lanciare un atto d’accusa alle deformazioni che le azioni pubbliche e private di Silvio Berlusconi operavano sull’immagine e sulla visione del ruolo delle donne. E domenica il comitato Se Non Ora Quando 1 torna nelle strade. Si chiama “Se non le donne, chi?”, la giornata di mobilitazione nazionale che avrà il proprio epicentro a Roma, in piazza del Popolo. Certo, Berlusconi appartiene al passato prossimo. Ma i messaggi da recapitare al nuovo governo Monti sono numerosi.
IL VIDEO DI PRESENTAZIONE DELL’11 DICEMBRE
L’obiettivo della giornata è messo nero su bianco sul sito del comitato: “Vogliamo segnare questa stagione politica con la nostra forza, contare sulla scena pubblica, far capire che senza le donne non c’è crescita”. E ancora: “vogliamo far capire che l’uscita dalla crisi passa attraverso il lavoro e il welfare per le donne, e che per questo serve una democrazia paritaria e una nuova rappresentazione della donna nei media”. Poi identità e differenze rispetto alla manifestazione dello scorso febbraio: “Allora la molla che spinse un milione di ragazze e signore a scendere per strada fu il desiderio di dare visibilità a una questione femminile surriscaldata dallo scandalo escort”.
E se oggi il nuovo governo offre uno stile diverso, “la condizione delle donne è rimasta la stessa”. Flavia Perina, Futuro e Libertà: “Dopo la fine del governo Berlusconi il movimento può conquistare altri spazi e dialogare con tutti, senza più il rischio di esser bollato semplicemente come anti-berlusconiano”. Quindi le proposte e le strategie per affrontare con efficacia la questione femminile. Proposte che dal palco di piazza del Popolo saranno tematizzate da Chiara Saraceno, Annamaria Testa e dalle tante giornaliste del movimento. Poi numerosi momenti musicali, con l’orchestra sinfonica di Europa Musica, e il pop di Paola Turci, Marina Rei, Emma Marrone e Erica Mou.
E se la macchina organizzativa è già a pieno regime, non cessa la produzione di documenti e contenuti multimediali. Tra gli altri, una lettera-manifesto indirizzata alle donne e agli uomini italiani: “Care donne che eravate in piazza con noi il 13 febbraio, a rivendicare dignità e rispetto, care tutte le altre, italiane per nascita o per scelta. Care donne singolari e plurali, diverse l’una dall’altra, sorelle, compagna, amiche, figlie e madri, stiamo di nuovo qui, tutte unite, perché tutte unite siamo una forza e con ‘una forzà è ora che facciano i conti. Tutti”. E agli uomini: “La nostra forza è anche la vostra. È per un bene comune che stiamo lottando. Perché un paese senza la voce delle donne è un paese che va a finir male”. E da qui lo slogan: “Mai più contro di noi, mai più senza di noi”. Ulteriori informazioni sul sito www.senonoraquando.eu. (Carmine Saviano, 07 dicembre 2011)
Commenti