Roma, 31 mag. (Adnkronos) – I top manager delle aziende italiane ritengono indispensabile avere capacità negoziali, ma non investono in questo settore e sono in gran parte autodidatti. Più brave le donne che nella maggior parte dei casi si rivelano abili negoziatrici. E’ quanto emerge da una ricerca sulla negotation nelle imprese italiane, cui hanno partecipato i top manager di 104 importanti aziende nazionali (come Poste italiane, Indesit, Berloni, Gruppo Coin, Radici e Ab) attive in 18 diversi settori industriali.
Il rapporto, curato da Enzo Losito Bellavigna e Carlo Marinoni, esperti di Gea, è stato presentato questa mattina a Roma presso la sede del Cnel, in occasione del primo ‘Forum sui negoziati made in italy’ organizzato dal Mit Alumni club, dalla Gea e della Grimaldi, con il supporto della Banca popolare dell’Emilia Romagna.
La ricerca ha messo in luce che la maggioranza dei top manager ha sviluppato capacità negoziali soprattutto ‘dall’esperienza sul campo’ (41%) e ‘dall’apprendimento da maestri’ (30%), mentre sono in pochi ad aver approfondito questa materia con ‘corsi’ (15%) o con ‘letture specifiche’ (14%). In ogni caso, i top manager italiani assegnano una grande importanza allo sviluppo di capacità negoziali nelle imprese: infatti, ben il 97% le ritiene ‘assolutamente cruciali’ o ‘molto importanti’, sia per se stessi che per la propria azienda, anche se solo il 46% intende investire in questo settore nei prossimi 12-24 mesi.
La ricerca fa emergere, però, un profondo divario tra la realtà nord americana e quella italiana. Negli Usa, le competenze negoziali dei manager di prima linea sono considerate un fattore cruciale di competitivita’ ed esiste un enorme mercato in termini di domanda ed offerta di servizi part-time management, consulenza, formazione e coaching.
Non è un caso, infatti, che in Usa i corsi di formazione in negotiation sono i più richiesti in curriculum per posizioni medio-alte. L’Italia, invece, deve recuperare molto terreno sia sul fronte della domanda (soltanto il 12% dei top manager investira’ certamente in programmi di crescita professionale focalizzata sulla negoziazione) sia su quello dell’offerta. Essere negoziatori efficaci, dunque, è indispensabile soprattutto se si tiene conto dell’ammontare delle trattative dei manager italiani: il 33% ha negoziato accordi di un valore superiore ai 100 milioni di euro e il 6% addirittura superiori a un miliardo.
Commenti