Quel volto rugoso di vecchio assopito ai margini del tempo è terra arsa dal sole.
Tende l’orecchio oltre la soglia per ritrovare voci care… ormai assenti.
Aspettava la notte per cantare come poeta, e quegli sguardi da lontano erano baci sulla sua bocca.
Ora le mani su fogli bianchi rammendano ricordi.Guerre combattute, vittorie raggiunte, vite perdute, vite liberate e oggi, ancora… bambini guerriglieri con sogni che fanno storia, con sguardi ingenui persi nella solitudine a giocare con la speranza che non muore.
Affondo il pensiero nelle crepe della mente, come mano nella fredda terra fino a toccare radici di memoria.
Argento sugli occhi mi apro verso l’universo.
Follia…
Pensieri che attraversano la notte per raggiungere solo silenzi.Maria Pia Sozzi (poetessa)
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