Mariam Yahya Ibrahim, 27 anni, è incinta di otto mesi ed è in carcere insieme a un altro figlio di 20 mesi dall’agosto 2013. E’ cristiana, e un tribunale sudanese l’ha condannata a morte con l’accusa di apostasia (l’abbandono delle propria fede religiosa).
La giovane è stata educata come cristiana ortodossa, la religione della madre, perché il padre musulmano è sparito quando lei era piccolissima. A far partire l’arresto era stata la denuncia di un parente che ha rivelato il suo matrimonio con un cristiano del Sud Sudan.
Come se non bastasse, infatti, Miriam è stata condannata dal tribunale di Khartoum anche per adulterio, perché il suo matrimonio con un uomo cristiano non è considerato valido dalla ‘sharia’. Per questo motivo le sono già state inflitte cento frustate.
A difesa della donna nei giorni scorsi erano scese in campo numerose ambasciate dei Paesi occidentali e anche organizzazioni in difesa dei diritti civili che ne avevano chiesto l’immediato rilascio.
Comments