(AGI) – Varese, 10 ott. – “Signor Giudice, non mi fido di lei e’ non voglio che sia lei ad assistermi. Mi fido solo degli uomini”. Con un italiano stentato, un marocchino arrestato per rapina, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, aveva rifiutato ieri di essere difeso durante il processo da un avvocato donna che le era stato affidato d’ufficio. Cosi’ il Giudice Monocratico, Orazio Muscato, non aveva potuto fare altro che rinviare l’udienza a oggi consigliando all’imputato di cercarsi l’avvocato di suo gradimento. L’episodio e’ avvenuto a Varese. L’extracomunitario era finito in manette per aver strappato dalle mani le borse della spesa ad un suo connazionale. Nel parapiglia che ne era seguito aveva preso a cazzotti anche una guardia giurata. Quando si e’ visto affiancare da una donna per la difesa, anche con lei ha cominciato ad avere dei battibecchi: “Di te non mi fido. Le donne hanno cervello da gallina. Stupide”, ha detto. Poi, rivolgendosi al Giudice: “Questa qua’ non la voglio”. Il processo e’ stato cosi’ rinviato ad oggi e Jarid Boraia e’ stato condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione e a 600 euro di multa, nonostante al suo fianco vi fosse un avvocato uomo, Fabrizio Piarulli. Il Pubblico Ministero, Davide Toscani, in apertura di udienza ha rimarcato che “quest’uomo sara’ arrivato con una carretta del mare”. Di lui nulla si sa se non che da quando e’ in Italia si e’ qualificato con una miriade di ‘alis’. Dovrebbe avere circa vent’anni. Clandestino, disoccupato, senza fissa dimora, ha gia’ subito diverse condanne con le altre identita’ come si evince dal riscontro incrociato delle impronte digitali. La rapina per la quale oggi e’ stato condannato risale allo scorso mese di marzo e quel giorno per bloccarlo servirono tre pattuglie della Polizia. L’avvocatessa, che non vuole far sapere il suo nome, spiega di aver assunto la difesa del marocchino “perche’ mi era stato segnalato da don Fiorenzo. Si trattava di un patrocinio gratuito. Non avrei preso un becco di quattrino. Certo che sentirmi dare anche della gallinaÂà” . Dopo la sortita di ieri in Tribunale, la patata bollente e’ passata all’avvocato Fabrizio Piarulli: “Ho accettato di difenderlo – spiega – anche se non ero di turno. Tra l’altro di turno erano tutte donne. L’ho fatto per non aggiungere discriminazione a discriminazione”.

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