Anno II Numero 33 del 02/02/2008
COMPAGNIA QUELLI DI ASTAROTH – AMSTERDAM
in collaborazione con Stichting DeLuiaardVrouwe
MEDEA testo e regia di Patrizia Filia
Love embedded, incastrata nell’amore, dunque donna?
con Silvia Terribili musiche originali di Tenedle
8/9 MARZO 08
Scrive Peter Marijnissen su Medea di Patrizia Filia: “Filia riesce a dare a Medea un significato persistente e attuale. Non è più l’estroversa nipote del sole, ma l’introversa figlia della luna. Questa qualità la rende particolare: non agisce partendo da una logica terrificante ma, al contrario, da una imponderabile mancanza di logica. Una Medea che prende retrospettivamente in considerazione le sue scelte, a volte atroci, la traccia tragica che lasciò dietro di sé, perché confuse la passione con l’amore.”
Scrive Bianca Mereu: “Bella e toccante l’ interpretazione dell’ intensa Silvia Terribili, che regala al folto pubblico presente in sala l’ emozione di una Medea che soffre – ma non certo in silenzio! – che ama, o forse non ama più, o forse credeva di avere amato, chissà… Che ricorda la sua storia con rabbia e dolore, ma anche con degli accenni di tenerezza per i momenti di felicità che ha pur vissuto con il suo uomo, rosa da un ulteriore dubbio, quella di essere stata usata per soddisfare la sete di potere di un Jason avido e senza scrupoli: vedeva in lei il Vello d’ oro? E vede nella giovane figlia del re di Corinto la sposa da amare o un strumento per salire ancora più in alto e conquistare un regno? L’ attrice umbra rende benissimo il dilemma antico e cosí sorprendentemente moderno dell’ amore ripudiato, sempre ammesso che sia mai esistito, della giovinezza e della bellezza declinanti, della lotta tra raziocinio e passione nel più puro stile .”
Scrive Elisabetta Fortunati: Silvia Terribili si presenta semplicemente vestita e a piedi scalzi sulla scena come a voler che la sua Medea sia più facilmente compresa dal pubblico. Medea, una donna che conosce molte vicissitudini in nome dell’amore di Giasone che infine però l’abbandona per sposare un’altra principessa. Il dolore di Medea è tale che ella muore insieme ai figli che non ha potuto portare con sé nell’esilio che le era destinato. Ed è così che su un palcoscenico illuminato di un rosso sangue che Silvia Terribili si congeda da Medea tra uno scroscio di applausi.
in collaborazione con ONDAITALIANA.ORG e stichting De LuiaardVrouwe
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