Un pomeriggio di pioggia da lontano
egli le scrisse d’un viaggio in wagon lit,
destinazione ancora ignota e il tempo
da definire: se verso una capitale d’Europa
o una solitaria riviera non importa.
Fondamentale era invece il vagheggiare,
nella comune ricerca sulle mappe,
quel muoversi ritmato del vagone
la conca fresca dei fiati, l’ospitale culla.
Eleonora Bellini
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