Il regista: «Non trovavo finanziamenti, l’Italia punta soltanto sulle commedie»
Cosa si è disposti a fare pur di lavorare e ma ntenere il posto? Ispirato a un fatto vero, 7 minuti di Michele Placido racconta di un’azienda tessile ceduta a una multinazionale. Niente licenziamenti, ma le operaie devono votare sulla clausola per cui la pausa pranzo scende da 15 a 8 minuti. Dietro a quello che sembra un piccolo sacrificio ci sono battaglie, rivendicazioni, ricatti,soprusi (le molestie del capoufficio), incertezze, paure. I 7 minuti del titolo sono quelli della piéce omonima di Stefano Massini (scrisse Lehman Trilogy per Luca Ronconi e ora lavorerà a teatro per Sam Mendes, il regista di 007).
Cast al femminile, undici attrici (fanno le rappresentanti sindacali): Ottavia Piccolo e Cristiana Capotondi, Ambra Angiolini e Maria Nazionale, fino alla cantante Fiorella Mannoia, che da giovanissima, negli Anni 70, faceva la controfigura di Monica Vitti e prese parte ad alcuni spaghetti-western. «Ne ero del tutto all’oscuro -dice Placido- le ho chiesto di essere se stessa, di tirar fuori quell’umanità che ho visto a un suo concerto, di recitare in romanesco». Lei, disciplinata, rimprovera Violante Placido che fa sua figlia dicendole di fare un acquisto «coi sordi tua» (traduzione: con i tuoi soldi).
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– Michele Placido, donne e lavoro «7 minuti», un film difficile – Corriere.it
– ‘7 minuti’, il trailer del film di Michele Placido – Repubblica Tv – la …
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