Milano, 28 giu. – (Adnkronos/Ign) – Per Milano e provincia le prospettive di crescita delle imprese in rosa sono buone. I dati emergono da un sondaggio della Camera di commercio di Milano attraverso la sua azienda speciale CedCamera – metodo Cati condotto su 1.116 residenti milanesi e da un’elaborazione sui dati del Registro delle Imprese e Istat al 2° semestre 2005. Le imprese a conduzione femminile raggiungono quota 67.531 a fine 2005, 6% del totale nazionale, registrando un aumento del 7% in due anni e danno a lavoro ad oltre 100.000 uomini. Quasi 4 donne su 100 nell’area milanese hanno un’impresa. Le imprenditrici milanesi hanno per il 48% dei casi un’eta’ compresa tra i 30 e i 49 anni, per il 45% oltre i 50, solo il 5% le giovani. Tra i settori piu’ gettonatici sono il commercio (30%), i servizi alle imprese (27%), le attivita’manifatturiere (13%), i servizi pubblici e sociali (10%), seguiti da alberghi-ristoranti (6%) e costruzioni (4%).
I dati sono stati illustrati in Camera di commercio di Milano nel corso dell’incontro ‘Istituzioni ed imprese: la sussidiarieta’ al femminile’. Secondo Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano, ”in una citta’ moderna e internazionale come Milano, la dimensione della solidarieta’ e della sussidiarieta’ passa attraverso servizi sociali che consentano ai suoicittadini una piena partecipazione per una maggiore competitivita’ e per una migliore qualita’ della vita”.
”Le donne – ha dichiarato Gianna Martinengo presidente del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile della Camera di commercio di Milano – sono sempre piu’ protagoniste del sistema delle imprese, forti del proprio desiderio di autonomia e di intrapresa. Il mercato grazie alle proprie regole imparziali diviene cosi’ un importante elemento per la partecipazione femminile”.
Ma, sempre secondo lo studio, a Milano non si vive bene e lo confermano una media del 77% delle donne. La maggior parte del mondo femminile chiede migliori mezzi pubblici, tempi di attesa piu’ brevi nelle prenotazioni di visite ed esami medici, piu’ vigili di quartiere, maggiori controlli sull’esposizione e la trasparenza dei prezzi, interventi contro la criminalita’, assistenza domiciliare per anziani, piu’ edilizia per l’acquisto della casa a prezzo agevolato, piu’ rigore nell’assegnazione degli alloggi popolari e lotta all’abusivismo, edifici piu’ moderni e sicuri, piu’ zone verdi. D’altra parte, dicono le milanesi, Milano si sceglie perche’ offre lavoro e perche’ internazionale, ma quasi nessuna tra loro la preferisce per i servizi ai bambini o agli anziani.

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