Opere in corso accanto a costruzioni in abbandono; emergenza abitativa a dispetto di stabili fuori uso; distese di cemento senza destinazione e produzioni agricole che non trovano spazio.
Ma la legislazione italiana ha strumenti per contrastare la proliferazione edilizia?
Grazie ai contributi di Lorenzo Giroffi e Marco Eramo FaiNotizia.it racconta la situazione a Milano.
http://www.fainotizia.it/inchiesta/19-09-2012/milano-sotto-il-cemento
Esiste un circolo vizioso tra le trasformazioni del territorio e la spesa pubblica dei comuni, perchè le risorse derivanti dalla riscossione dei contributi pubblici per il rilascio dei permessi di edificazione rappresentano una delle entrate più rilevanti dei comuni italiani. Per questa ragione è necessario introdurre un vincolo incisivo che limiti la possibilità di utilizzare il denaro incassato al momento del rilascio dei permessi, per il finanziamento della spesa pubblica locale.
Con una norma inserita in una delle leggi finanziarie dell?ultimo Governo Prodi – della quale nel disegno di legge varato dal Governo in materia di contrasto al consumo di suolo si propone l’abrogazione – è stata fissata un soglia, pari al 50% di quanto riscosso nell’anno, destinabile alla copertura delle spese correnti.
Dalle interrogazioni del radicale Marco Cappato risulta che questa soglia è stata superata negli ultimi tre anni dal Comune di Milano, e che lo stesso rischia di accadere anche nell’anno in corso.
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