Roma, 12 sett. (Apcom) – Il Ministro del lavoro saudita Ghazi Algosaibi ha promesso che confermerà i progetti d’inserimento femminile nei luoghi di lavoro, nonostante la forte opposizione di leader religiosi e uomini d’affari.
La televisione saudita Al Ikhbariya riferisce che Algosaibi, esponente vicino al re Abdullah, ha dichiarato che l’entrata per milioni di donne nel mondo del lavoro è un passaggio obbligato per la monarchia ultraconservatrice saudita.
“Algosaibi ha negato che la decisione di inserimento delle donne nei negozi o nei reparti femminili sia stata revocata o cancellata”, ha annunciato la rete televisiva.
Ai commercianti era stato dato un anno di tempo, a partire dallo scorso giugno, per prepararsi alla sostituzione delle lavoratrici straniere con impiegate saudite nei punti vendita di lingerie. Ma la decisione era stata cancellata all’improvviso a causa delle lamentele dei proprietari di alcuni negozi, che non potevano rispettare la scadenza, hanno riferito i media in quel periodo.
“Il ministro ha affermato che il lavoro delle donne è necessario considerando il numero sempre crescente di donne laureate per i prossimi anni, e c’è bisogno di trovar loro un lavoro”, ha detto il canale televisivo saudita. Algosaibi si è opposto ai commercianti, che temono un aumento dei costi, e alle autorità religiose che ritengono questo un passo verso la rottura con i rigidi codici della tradizione islamica. I lavoratori stranieri, principalmente dall’Asia, sono più di 6 milioni mentre l’Arabia Saudita ha una popolazione di circa 24 milioni. Alle donne saudite è proibito frequentare in pubblico uomini al di fuori della loro famiglia.

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