L’azienda ha una sede ad Abbiategrasso, alle porte di Milano, di fatto mai produttiva dalla diffusione della tecnologia dei televisori Lcd, che l’ha messa fuori gioco
MILANO – Rivolgersi a coloro che ne hanno decretato la fine, per cercare una nuova vita. La Mivar, storico marchio delle televisioni del boom italiano dei decenni andati, si rivolge direttamente alla Samsung per cercare di dare una seconda vita al suo mega-stabilimento di Abbiategrasso, alle porte di Milano, di fatto mai andato a regime per colpa dell’evoluzione tecnologica. Ora il patron della Mivar, il 94enne Carlo Vichi, si rivolge direttamente al colosso sudcoreano per chiedere di venire a produrre i suoi televisori in Lombardia, offrendo gratuitamente le proprie linee produttive all’azienda asiatica, che sta per altro vivendo un momento difficile a causa dei continui scandali politici che colpiscono i vertici.
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