E’ stato un vero incubo per i vicini di casa, destinatari di minacce e dispetti, ma anche per la stessa avvocatessa che aveva seguito la pratica di divorzio dalla moglie, nonché un sacerdote, “reo” di non essersi impegnato in un’opera di convincimento verso la donna, per spingerla a non denunciare l’ormai ex marito per stalking. Un 48enne originario della Valmarecchia, residente a Rimini, deve rispondere di atti persecutori in un processo dalle molteplici persone offese. Al sacerdote, fingendo un accento meridionale, aveva promesso di dare fuoco alla sua parrocchia. Giovedì 28 giugno in udienza ha testimoniato una vicina, finita nel mirino dell’uomo assieme al marito, costituitosi parte civile e rappresentato dall’avvocato Carlo Beltrambini. La donna ha confermato di essere stata tormentata dall’imputato, soprattutto con telefonate minatorie che arrivavano a tutte le ore del giorno. Il processo è stato rinviato a luglio: al termine della prossima udienza è attesa la sentenza.
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