quattro giorni indimenticabili
di Fausta Genziana Le Piane

“Vocazione”, “silenzio”, “regola” possono sembrare termini desueti, ma dopo le festività natalizie, dopo gli affanni delle abbuffate mangerecce e delle corse agli acquisti, trascorrere un periodo di ritiro spirituale nel convento di Montefiolo è un’avventura entusiasmante legata proprio al significato religioso del Natale.
Nel cuore della Sabina, a Casperia, si eleva il colle di Montefiolo, vero asilo della “beata solitudo”, ricoperto da un fitto meraviglioso bosco di annosi lecci, residuo della foresta sacra o “Lucus” dedicato alla dea Vacuna, il cui tempietto doveva sorgere sulla sua sommità. Sui ruderi sorse nel Medioevo una Rocca di proprietà dei figli di un certo Ugone, sicché il colle prese il nome di “Mons filiorum Ugonis”.

chiostro - MONTEFIOLO

Esauritasi la discendenza degli Ugone, la Rocca e il monte furono donati, nel 1369, ai conti di S. Eustacchio. Nel 1391, Giovanni di S. Eustacchio fece donazione del Colle alla Comunità e Università di Aspra, con l’obbligo di costruire sui ruderi della Rocca una chiesa. La chiesa, dedicata al S. Salvatore, fu restaurata verso la metà del Cinquecento per disposizione testamentaria di Francesco Massari ed inoltre fu ampliata l’abitazione annessa alla chiesa e trasformata in convento dei Cappuccini, che lo tennero sino alla soppressione del 1868, quando tornò in proprietà del comune di Aspra.
La devota considerazione delle popolazioni sabine verso l’ordine dei Cappuccini nacque e incrementò ad opera dell’apostolato svolto da S. Felice da Cantalice: la tradizione vuole che avesse sostato in questo convento.
Molto suggestivo è il Chiostro cinquecentesco.
Gli esercizi spirituali, sul tema “ Guidati dall’Evangelo camminiamo per le sue vie“, sono stati condotti dall’eminente Vescovo di Augsburg Viktor Josef Dammertz in collaborazione con Suor Beatrice Ientile.
Nato in Renania, Padre Viktor ha studiato teologia ad Innsbruck, Roma (Sant’Anselmo), Monaco, è stato Abate Primate di tutta la Confederazione benedettina ed è ora membro della Congregazione degli Istituti di vita consacrata e Società di vita apostolica. Ha visitato più di 750 Comunità benedettine maschili e femminili sparse in tutto il mondo.
Le sue conferenze sono state particolarmente dotte, anche per i numerosi e frequenti richiami a testi quali Encicliche papali, Lettere (San Paolo), brani del Vangelo ecc, ma improntate alla chiarezza pedagogica, alla puntualità lessicale e al rigore filologico. Ispirandosi costantemente alla regola di San Benedetto, il Padre ha affrontato ed approfondito temi riguardanti l’umiltà e l’egoismo, l’obbedienza, la misericordia, il silenzio e l’ascolto, la centralità della parola di Dio, la serenità che non è rassegnazione, il “ruminare” continuamente la parola di Dio ecc.
Al termine dei quattro giorni, siamo ripartiti con gli occhi pieni della bellezza dei panorami che ci hanno circondati e della neve che ci ha fatto silenziosamente compagnia durante le preghiere. Attraverso gli esercizi spirituali e guidati da Padre Viktor, “L’Onnipotente ha veramente ricolmato di beni noi affamati” (Cantico della Beata Vergine/Esultanza dell’anima nel Signore).

Sasso levigato
dal silenzio salvifico
gettato,
o Signore, dalla tua mano vigorosa
nelle acque tempestose del fiume
genero cerchi concentrici
d’amore infinito.

Fausta Genziana Le Piane

Categorizzato in: