Noelle foto - NOËLLE 
 CHÂTELET

UN PO’ DI VITA… IN 8 DATE:


16 ottobre 1954: nascita a Meudon.
1979: introduzione e note a Justine ou les Malheurs de la vertu di Sade.
1980: attrice ne La Banquière, film di François Giroud
1987: Histoires de bouches, (Mercure de France) Goncourt del racconto.
1989-1992: direttrice dell’Istituto di francese di Firenze.
1995: costituzione del comitato di sostegno a suo fratello Lionel Jospin, candidato alla presidenza della Repubblica.
1996: La Dame en bleu (Stock), romanzo.
1997: La Femme coquelicot (Stock), romanzo.

 

Il libro che preferisco: La courte échelle


- NOËLLE 
 CHÂTELET

Mi colpì immediatamente per la scelta dell’argomento e per come lo affronta. Parlo del romanzo La courte échelle. E’ un’espressione francese che indica l’atto di porgere le mani e le spalle a qualcuno per
aiutarlo a salire.
Un vecchio mulino in riva al fiume, da qualche parte in Francia. E’ là che un uomo di una sessantina d’anni trascina una donna più giovane, che conosce appena, prostrata da un immenso dolore. Per alcuni giorni, Pierre cercherà pazientemente, con ostinazione, di dare a Jeanne il gusto di rivivere. Come un giusto ritorno delle cose, imparerà da lei ad accettare la sorda minaccia che aleggia su di lui.
Silenzi e rumori sembrano scandire questa storia sconvolgente, silenzi della luna, sciabordii dell’acqua, mutismo di Jeanne, maldestre allegrie di Pierre.
Per averne un’idea:
Quest’uomo che non le è nulla, perché, verso cosa la forza? Con quale diritto le ordina di alzarsi, di riprendersi, di riempire una valigia per l’estate degli altri, di lasciare i suoi punti di riferimento, il tappeto della camera, i riflessi domestici della fuliggine sulle cose?
”Due settimane, due brevi settimane”, ha concesso. Già quelle due lunghe settimane le sembrano interminabili (p. 19).
In effetti, quando un dolore ci colpisce togliendoci ogni energia, ogni capacità di reazione, non ci piacerebbe che qualcuno ci prendesse quasi di peso, quasi contro la nostra stessa volontà per farci scoprire che amiamo ancora la vita? Abbandonarsi in mani amorevoli che si occupano di noi, quando noi non siamo in grado di farlo, propri come quando eravamo bambini…

 

Gli altri… La femme coquelicot

 

La femme coquelicot - NOËLLE 
 CHÂTELET

Marta ha settant’anni. Si potrebbe credere che non sia più l’età della passione. Tuttavia è proprio una passione che vivrà con Félix, un vecchio artista di ottant’anni, quello che lei chiama “l’uomo dalle mille sciarpe da collo”. Ed ecco che Marta si risveglia ai colori della vita, al rosso del desiderio. Figli e nipoti assistono con stupore alla sua metamorfosi di ragazza romantica che assapora, infine, il piacere di amare e di essere amata.
Grazie a questo romanzo leggero come un racconto, un velo pudico si alza sulle passioni tardive.
Per averne un’idea:
Una ragazzina. E’ proprio da ragazzina che esplora contemporaneamente le mille ed una sfaccettatura dell’uomo dalle mille sciarpe da collo. E’ imprevedibile come i suoi fazzoletti, la stupisce. E’ ciò che dice, ciò che fa, insomma: ciò che è la stupisce. La sua presenza, in sé, è un avvenimento. L’uomo dalle mille sciarpe da collo compone uno spettacolo in cui la sorpresa è assicurata. L’inatteso inteso (p. 59).


La dame en bleu


La dame en bleu - NOËLLE 
 CHÂTELET

Per Solange, bella, passata la cinquantina, un lavoro, un amante, tutto un giorno crollerà, per strada, con l’incontro di una vecchia signora in vestito di crespo blu che va secondo il suo passo, tranquilla in mezzo alla folla febbrile.
Questo passo, questa nuova cadenza, Solange li sceglie a sua volta come un privilegio. Diventare una vecchia signora in blu è ormai la sua occupazione essenziale e voluttuosa. Scopre la delizia delle armi deposte, la grazia di fuggire alle esigenze illusorie.
Per averne un’idea:
Solange si china verso lo specchio. Il capello bianco, vicino all’orecchio, sta spuntando. Occorre dire che lei lo coccola. Gli parla, gli fa le moine, proprio come alle piante del salotto, sforzandosi di mantenerle in vita in quella stanza della casa definitivamente abbandonata.
Anche se altri capelli bianchi l’ hanno raggiunto, non solo sulle tempie ma anche nel corvino della capigliatura priva ormai dei ritocchi di tintura, è tuttavia quel capello che è per lei oggetto di una particolare tenerezza.
D’altronde di tenerezza lei ne ha da vendere. Ne ha per tutti i segni di abbandono del viso e del corpo: queste minime sgualciture della pelle che scopre la mattina, li accarezza con la punta delle dita, le incoraggia con lo sguardo (…)(p. 53).

 

Hanno scritto di lei:

Libération

Lunedì 2 ottobre 1997

Noëlle Châtelet, 53 anni, è universitaria e scrittrice. E’ anche la sorella di Lionel Jospin. Completamente indipendente


L’anima gemella


Sorella di. Moglie di. Figlia di. Esistere senza di loro. Al di fuori di loro. Prima e dopo di loro. Né a fianco, né un passo indietro, né nell’ombra. Esistere come loro. Noëlle Châtelet è la sorella di Lionel Jospin. Primo ministro. E’ anche la vedova di François Châtelet, filosofo. Ma è, prima di tutto, scrittrice, universitaria, moralista. Lavora sulla pesantezza dei corpi, la tirannia delle apparenze o il piacere di invecchiare. Fa parte di giurie letterarie, presiede la Casa degli scrittori, anima laboratori di scrittura. Ha la propria notorietà solitaria e la propria aurea nel mondo intellettuale. Prima, è stata attrice con Marguerite Duras, amica lesbica di Romy Schneider nel film La Banchiera o prefattrice di Justine ou les Malheurs de la vertu, opera dell’incantevole marchese de Sade.
“Per ventuno anni sono stata la moglie di Châtelet. Ora sono la sorella di Jospin”. Lo dice senza aggressività, senza cedere nulla delle sue tenerezze, ma interrogandosi onestamente sull’ambiguità dell’interesse mostrato per la sua opera. François aveva diciannove anni più di lei ed era uno dei suoi professori. Lionel ha sette anni più di lei ed è il primogenito dei fratelli. Nonostante l’importanza dei suoi mandati nella repubblica delle lettere, nonostante l’autorevolezza dei suoi pareri sulla bellezza standardizzata o il tabù della sessualità dei vecchi, Noëlle, 53 anni, conserva ansietà di ragazza sposata troppo presto, ammirazioni di ultima nata esaltata dalla riuscita dei grandi (…).

Luc Le Vaillant

Fausta Genziana Le Piane

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