Sarebbe veramente auspicabile che una Commissione Pari Opportunità si occupasse realmente di uguaglianza. L’art. 3 della Costituzione recita che tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni sociali e personali, sono uguali davanti alla legge e che è compito dello Stato rimuovere gli ostacoli che di fatto limitano l’eguaglianza e di sviluppare pienamente la personalità sul piano economico, sociale e culturale. Uguaglianza significa eliminare privilegi impropri e consentire a chiunque di realizzarsi, per meriti propri, costruendosi il futuro. Significa tutelare i più deboli ma consentire che escano da tale stato di debolezza, non mantenendoli deboli. In virtù della normativa europea il principio di pari opportunità è assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilità, età, orientamento sessuale. In Italia è invece rimasto ancorato al decreto legislativo n. 198/2006 noto come “Codice pari opportunità tra uomo e donna”, finalizzato a rimuovere ogni discriminazione tra uomo e donna. Anche questa limitata sensibilità offre l’idea della arretratezza culturale che tutt’ora permane. Da noi Pari Opportunità ancora oggi sono identificate come rivendicazione delle donne ad un maggior potere.
Perché le cose incomincino a cambiare bisogna pensare ed agire sulle Pari Opportunità tra soggetti deboli e soggetti forti, in quanto questi ultimi ostacolano i soggetti deboli. Non è un problema di genere. Continuare a ricondurre la discussione alla discriminazione tra uomo e donna non è solo riduttivo ma è ancor peggio, fuorviante.
Dobbiamo dunque spostare l’attenzione, così come da sempre avviene oltreconfine, dal genere alla condizione della persona. Solo così potremo realizzare le vere Pari Opportunità.
Partendo da questi presupposti la Commissione per le Pari Opportunità di San Martino in Rio, con lo scopo di favorire l’effettiva attuazione dei principi di uguaglianza e di parità tra i cittadini, ha avuto l’idea di creare una card di numeri utili del territorio provinciale, con le finalità di:
favorire la più ampia partecipazione delle donne del paese alla sua organizzazione sociale, culturale, politica ed amministrativa;
valorizzare la presenza femminile nel paese attraverso progetti volti a conoscere le problematiche delle donne, a superare le discriminazioni dirette ed indirette nei luoghi di lavoro, a promuovere azioni di solidarietà verso il disagio femminile, ad individuare strumenti per il sostegno del lavoro di cura svolto dalle donne ed a sviluppare e sostenere iniziative culturali tese alla crescita delle soggettività femminili;
promuovere e valorizzare le pari opportunità di genere.
Sarà attivo da mercoledì 4 settembre un numero di cellulare dello Sportello Donna di S. Martino in Rio: 334 1062333 a scopo INFORMATIVO e per tutte le settimane il mercoledì e sabato dalle ore 9 alle ore 12, come punto di ascolto gratuito e anonimo, in rete con gli altri sportelli della Provincia, rivolto a tutte le donne italiane e migranti, ma non solo, che necessitino di una maggior informazione su come muoversi per risolvere questioni in materia di famiglia, lavoro e tutela dei diritti in generale.
Commenti